Quali sono i requisiti per ottenere il sussidio di Stato e come fare domanda
Adesso è possibile fare richiesta per ottenere il reddito di emergenza per i mesi di marzo, aprile e maggio, dopo la conferma della misura anche da parte del recente Decreto Sostegni. Si tratta di un sussidio che si affianca al più noto reddito di cittadinanza, ma a differenza di questo dovrebbe essere provvisorio e legato solo all’emergenza pandemica, per alleviare la situazione di disagio che si è creata per tantissimi nuclei familiari che non percepivano alcun aiuto e che con la perdita del lavoro nell’ultimo anno a causa del Covid si sono ritrovati in uno stato di bisogno.
Come fare domanda per il reddito di emergenza
È riservato, per esempio, agli stranieri che non possono ricevere il reddito di cittadinanza perché in Italia da meno di 10 anni, a chi ha un Isee inferiore a 15mila euro, un reddito familiare che non superi 400/800 euro, a seconda dalla composizione del nucleo. E poi a chi avesse un patrimonio mobiliare (per esempio il conto corrente) non superiore a 10mila euro, o 20mila in presenza di nucleo più numeroso. E naturalmente a chi non ha ricevuto altri sostegni come i ristori.
Quanti sono i beneficiari del reddito di emergenza
Già nel 2020 questo strumento fu usato da molti italiani, tanto che la somma di quanti l’anno scorso hanno beneficiato del reddito di cittadinanza e di emergenza è arrivata a 4 milioni e 348mila persone. La gran parte, 2 milioni e 711mila, nel Mezzogiorno. La parte del leone però l’ha fatta il reddito di cittadinanza, che si affianca alla Pensione di Cittadinanza per chi ha i requisiti di età.

Pensione di cittadinanza cumulabile con il reddito di emergenza
Nell’anno precedente alla pandemia, che del resto coincideva anche con il primo in cui il reddito di cittadinanza si applicava, i beneficiari di un aiuto da parte dello Stato erano stati decisamente di meno. Il reddito di cittadinanza era andato a un milione e 109mila nuclei familiari, corrispondenti a 2 milioni e 687mila persone che vivevano al loro interno. Di questi meno di 151mila prendevano una pensione di cittadinanza.
Nel 2019 l’erogazione del reddito di cittadinanza era cominciata in aprile e anche per questo i numeri sono inferiori a quelli successivi, ma chiaramente è stata la pandemia ad avere incrementato il ricorso a questo strumento nel 2020 e nel 2021. L’anno scorso la somma dei beneficiari del reddito di cittadinanza e di emergenza ha superato di ben un milione e 26mila persone quella dell’anno prima, questo perché solo per il primo dei due sussidi il numero di italiani che ne ha goduto è arrivato a 3 milioni e 720mila. I percettori del reddito di emergenza sono stati invece 628.642: se li sommiamo con quelli del reddito di cittadinanza arriviamo così a 4,3 milioni nel 2020.
I requisiti per il reddito di emergenza
E per il 2021 il trend sembra molto simile. Non abbiamo ancora i dati del reddito di emergenza, che verrà concesso nelle prossime settimane sulla base delle domande che sono iniziate in questi giorni, ma si può osservare come per il reddito di cittadinanza i cittadini che lo hanno ricevuto sono 3 milioni e 138mila, che corrispondono a un milione e 376mila nuclei familiari.
Quant’è il reddito di emergenza
A dimostrazione del peggioramento delle condizioni di vita in quest’ultimo anno dai dati dell’Inps si nota un aumento dell’ammontare dell’assegno mensile medio del reddito di cittadinanza e di emergenza. Per quanto riguarda il primo, sul quale si possono fare confronti temporali migliori, c’è stato un incremento, tra aprile 2019 e febbraio 2021, di 66 euro, da 498,07 a 564,22. È circa il 13% in più. Ma l’aumento appare più sostanzioso se il confronto è per esempio con il settembre 2019 quando chi percepiva il reddito riceveva 469,67 euro.
Con i minori in famiglia il reddito sale
Il motivo è probabilmente l’incremento di nuclei percettori con più componenti, con più figli e persone a carico, che naturalmente devono prendere un assegno maggiore di quello di un single. Oltre che condizioni economiche ancora più deteriorate, evidentemente a causa della pandemia, che ha generato più disoccupati, anche tra le famiglie numerose. Cifre simili sono quelle del reddito di emergenza, che ammonta a poco più di 550 euro al mese, anche se si superano i 670 euro nel caso di minori presenti. Tra l’altro in molti hanno fatto notare come per il reddito di cittadinanza e di emergenza l’incremento degli assegni se vi sono figli a carico sia in realtà molto ridotto. E come a livello pro-capite i percettori di una famiglia numerosa prendano molto meno di un single. Un elemento paradossale in un Paese in profonda crisi demografica.
I dati si riferiscono al 2019-2021
Fonte: Inps
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