In Italia sono il 14%, in Europa il 16%. Germania al 10%. In Svezia e Danimarca al 28%
Il 16% dei lavoratori europei è dipendente pubblico, ma in parecchi Stati la percentuale è ancora più alta. Il grafico sopra mostra i numeri di questa speciale classifica. Nel primo gruppo ci sono gli Stati che contano la percentuale più alta di lavoratori dipendenti del governo; dall’altra parte ci sono i Paesi con le quote più basse di dipendenti pubblici.
Ecco quanti dipendenti pubblici in Italia
Sfatiamo subito un mito. Quanti dipendenti pubblici ci sono in Italia? Beh, sono il 14% del totale, un dato che ci pone al di sotto della media europea. L’Italia, infatti, si posiziona nel gruppo di chi conta meno dipendenti pubblici in Europa ed è un bene per la casse pubbliche, visto a quanto ammontano gli stipendi dei dipendenti statali in Italia.
Ecco quanti dipendenti pubblici in Europa
La Germania è la nazione europea che conta il minor numero di dipendenti pubblici in percentuale sui lavoratori totali: sono appena il 10%. Anche il Lussemburgo non se la passa male (12%), così come l’Olanda dove sono il 13%. L’Italia, come detto, è in scia e riesce a far meglio di Portogallo, Irlanda e Spagna: tutti al 15%.
Dall’altra parte ci sono tutti quelli che invece non si fanno problemi ad assumere parecchio. Andiamo con ordine. In Ungheria, Francia e Lituania i lavoratori pagati dallo Stato sono il 22%, in Estonia il 23%. Cifre da capogiro invece in Finlandia dove un lavoratore su quattro – esattamente il 25% – è un dipendente pubblico.
In Danimarca e Svezia si sfiora il rapporto 1-a-3: il 28% dei danesi che lavorano sono dipendenti pubblici, in Svezia si sale al 29%. Non è un caso che i due stati siano ai primi posti della classifica europea per spesa pubblica sul Pil.
Cosa fanno i dipendenti pubblici
L’Unione europea ricorda che il mare magnum dei dipendenti pubblici è davvero composito e per ogni paese possono esserci differenze, anche profonde. Generalmente i dati includono tutti coloro che lavorano per la pubblica amministrazione, sia a livello nazionale che regionale, comprese le forze armate. Nel conteggio di alcuni paesi finiscono anche i dipendenti della scuola o della sanità che, per altri stati restano, fuori dal perimetro.
I dati si riferiscono al 2016
Fonte: Eurostat
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