Il prezzo delle sigarette spinge le sigarette elettroniche

Ma i consumatori calano: l’1,7% degli italiani fumava la e-cig nel 2019, contro il 4,2% del 2013

Il mercato della sigaretta elettronica in Italia è altalenante: nel 2013 il 4,2% delle persone fumava la e-cig, mentre l’anno scorso appena l’1,7%. Nel corso degli anni si è assistito a dei picchi, come quello del 2016 (3,9%), preceduto dal calo improvviso del 2015, dove si era toccato l’1,1%, come si osserva nel grafico qui sopra. Gli introiti sono comunque in crescita, infatti nel 2019 ammontavano a 95 milioni di euro: una bella cifra se la si confronta con i 33,8 del 2013. Secondo le statistiche, comunque, il mercato è destinato a crescere anche per l’aumento del prezzo delle sigarette tradizionali.

prezzo sigarette

Il prezzo delle sigarette

Nel 2019 ogni persona ha speso in media 1,57 euro per le e-cig. I ricavi provenienti da ciascuno, in media, sono in costante aumento: basti pensare che nel 2012 le entrate erano pari a 0,50 euro. Secondo le stime, nel 2023 le entrate derivanti dal consumo del singolo arriveranno a toccare 2,58 euro. In Europa la situazione però è ben diversa: giusto per farsi un’idea delle proporzioni, in Gran Bretagna i singoli ricavi ammontano a 42 dollari.

A livello mondiale, i Paesi che hanno speso di più per l’acquisto delle e-cig sono gli Stati Uniti d’America e la Nuova Zelanda. In Europa, intanto, i ricavi nel 2019 ammontavano a 6,7 miliardi. Il prezzo delle sigarette elettroniche dovrebbe subire un aumento nel 2020, visto che per quest’anno è previsto un incremento di 20 centesimi sul prezzo di tutti i trinciati del tabacco e anche sulle sigarette elettroniche.

Marlboro batte gli altri brand

Parlando del fumo tradizionale, invece, la marca più valutata di tutto il mondo è la Marlboro: vale il 407,2% in più rispetto al secondo brand più importante, che è Pall Mall (British American Tobacco). Nel 2018 la Marlboro valeva 30,5 miliardi di dollari, contro i 6 di Pall Mall e di L&M. Le Camel sono al quarto posto (5,9) e le Winston scendono a quota 3,8. Le Chesterfield chiudono la classifica con un valore di “appena” 2,3 miliardi di dollari.

I dati si riferiscono al: 2018-2019

Fonte: Istituto superiore di Sanità, Doxa, Statista

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