Ogni anni diamo 3,65 euro a testa a Onu, Nato e Wto

Gli europei contribuiscono in media con 3,43 euro contro i 2,65 degli americani

Il presidente Trump se ne è lamentato dai primi momenti della sua attività politica, e del resto le Organizzazioni Intergovernative, Igo, Intergovernmental Organization in inglese, sono sempre state nel mirino della parte della politica americana meno portata al multilateralismo. Il punto è il finanziamento di organizzazioni che di fatto tolgono sovranità agli stati nazionali. L’esempio più chiaro è rappresentato dall’Onu, ma vi sono anche l’Organizzazione del Commercio, il Wto o la Nato.

Quanto pagano i Paesi alla Nato

Il Parlamento Europeo ha calcolato quanto ogni Paese contribuisce al budget dei vari organismi, sia dentro che fuori la Ue. Complessivamente le Nazioni Unite costano 2 miliardi e 295 milioni, naturalmente più della Nato, il cui bilancio è di 1 miliardo e 546,5 milioni, e del Wto, che si ferma a 173,5 milioni.

Nel caso dell’Onu i contributi sono basati sul Prodotto Nazionale Lordo, con un trattamento di favore per i Paesi più poveri, la cui massima quota è del 0,01%. Il maggior contribuente sono gli Usa, che provvedono per il 22% del bilancio. L’Italia si ferma al 3,3%. Per il Wto i contributi dipendono invece comprensibilmente dalle quote di commercio mondiale, con gli Usa che con l’11,3% sono seguiti da vicino da Cina e Germania con 8,6% e 8,1%. L’Italia è a quota 2,7%.

Nato, l’Europa paga molto più degli Usa

Per la NATO, che coinvolge solo una piccola parte dei Paesi, tutti occidentali, il criterio è di nuovo quello del Prodotto Nazionale Lordo, anche se in modo non rigido: anche in questo caso infatti la parte del leone è degli USA, con il 22,1%, seguita da Germania, Francia, Regno Unito con una quota italiana dell’8,1%, ma in realtà i Paesi europei dell’Alleanza Atlantica versano molto di più degli Usa, anche solo unendo i contributi di Francia e Germania si arriva a una proporzione superiore, di più del 25%, nonostante i redditi combinati siano inferiori.

Nel complesso difatti l’americano medio paga 1,05 euro a testa all’anno per la Nato, contro gli 1,97 di un europeo, e addirittura i 2,67 di un canadese. Spende però 1,54 euro per l’Onu, più dell’1,35 di un cittadino della Ue, e 0,06 euro per il Wto, meno dei 0,11 degli europei. Nel complesso gli americani pagano 2,65 euro a testa per questi organismi, contro i 3,65 di chi abita nell’Unione Europea.

Gli italiani pagano per Onu, Wto e Nato più della media

Sono i lussemburghesi, del resto quelli con reddito pro-capite maggiore, coloro pagano più i tutti, e di gran lunga. Con 7,90 euro a testa più che doppiano la media europea. Seguono danesi e olandesi con 5,82 e 5,17 euro a testa.

Più degli italiani sborsano anche i tedeschi, 4,70 euro, i belgi, 4,66, i francesi e gli inglesi con rispettivamente 4,29 e 4,06 euro a testa. L’Italia è poco sopra la media con 3,65 euro.

organizzazione nazioni unite

La classifica segue all’incirca quella dei redditi dei vari Paesi europei, con Bulgaria e Cipro ultimi con 0,94 e 0,90 euro pro-capite, tranne che per alcune eccezioni, come quelle riguardanti alcuni Stati Membri, ovvero Svezia, Finlandia, Austria, Irlanda e Malta, tutti con contributi pro capite minori della media europea, per esempio di 2,33 nel caso svedese, o di 1,94 in quello irlandese, nonostante il benessere i questi Paesi. Il motivo sta nella non partecipazione alla Nato, risalente in alcuni casi ai tempi della guerra fredda.

Questi dati probabilmente entreranno nel dibattito a livello globale sul finanziamento degli organismi sovranazionali, ormai divenuti terreni di scontro tra le visioni multilaterali e sovraniste, oltre che tra le superpotenze o aspiranti tali. Non è un caso che dopo la grande crisi economica del 2008-2013 i budget hanno smesso di crescere, e con l’ancora più importante recessione legata alla pandemia di Covid è difficile possano riprendere a farlo

I dati si riferiscono al 2018

Fonte: Parlamento Europeo

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