Statistiche sugli omicidi nel mondo, El Salvador in testa

In un anno 3.340 assassinii, poi Giamaica e Honduras. Singapore il meno pericoloso

Il problema è noto per chi è abituato a viaggiare e consulta i siti in cui vengono dispensati consigli sui luoghi dove è più o meno raccomandabile girare liberamente, magari da soli, rispetto ad altri. E l’America Latina Centrale è da sempre in testa alle regioni del mondo più pericolose a causa dell’alto livello di criminalità. E, in America Latina, le statistiche sugli omicidi nel mondo dicono che El Salvador è il Paese più pericoloso.

Statistiche sugli omicidi nel mondo: i Paesi a rischio

E i dati della Banca Mondiale sulle statistiche degli omicidi nel mondo sembrano confermare queste valutazioni. In pochi altri casi si nota un divario così ampio a livello mondiale tra i Paesi con i dati più alti e quelli che presentano quelli più bassi. Basti pensare che nel 2018 nel piccolo Paese sul Pacifico di El Salvador, tra Guatemala e Honduras, si sono verificati ufficialmente 52,02 omicidi ogni 100mila abitanti. Si tratta del Paese con più omicidi nel mondo. Per un Paese di poco più di 6 milioni di abitanti significa 3.340 assassini nel 2018, circa 10 volte di quanti ne sono stati registrati in Italia che è 10 volte più grande.

Nel nostro Paese non a caso il tasso di omicidi per 100mila abitanti è enormemente più basso, di 0,57. Come si vede nella nostra infografica i 10 Paesi con i valori più alti sono tutti invece nella stessa area del mondo di El Salvador. Al secondo posto vi è la Giamaica, con 35,99, poi l’Honduras, con 57,32, il Venezuela, con 44,39

omicidi nel mondo

In Asia i Paesi con meno omicidi nel mondo

Dall’altro versante ci sono aree del mondo in cui venire uccisi è un rischio veramente rarissimo. Per esempio alcuni Paesi dell’Asia Orientale. Nella controllatissima Singapore gli omicidi sono 0,16 ogni 100mila abitanti, in Giappone 0,26, a Macao 0,32, in Cina 0,53. Tutti Stati in cui si ammazza anche meno che in Italia. Che pure è il nono Paese con meno omicidi nel mondo tra quelli per cui sono presenti dei dati, ovvero metà del totale.

Le statistiche sugli omicidi nel mondo

Meglio del nostro Paese in Europa troviamo la Norvegia e la Slovenia, mentre altri nostri vicini più grandi come Francia e Germania registrano un tasso di omicidi più alto. In particolare nel caso della Francia questi sono più del doppio che nel nostro Paese, 1,20 ogni 100 mila abitanti. Ma sempre meno che negli Usa, con 4,96, che rimangono tra i Paesi più pericolosi tra quelli occidentali e ad alto reddito. Proprio negli Usa, in Colorado, si è registrata solo l’ultima strage compiuta da un uomo che ha sparato sulla folla.

In Russia il doppio degli omicidi in America

Se ne parla poco poi in questo senso ma spiccano le statistiche molto alte della Russia, dove in controtendenza con i vicini europei il livello di omicidi per 100mila abitanti è particolarmente elevato, e raggiunge gli 8,21, praticamente il doppio rispetto al tasso di omicidi in America. Vi sono però degli elementi positivi da sottolineare. Come si nota nella nostra infografica il numero di omicidi nel mondo si sono ridotti, perlomeno in Europa e Asia.

L’andamento storico degli omicidi

In Italia nel 1991 si era arrivati a 3,39 omicidi per 100mila abitanti, nel periodo di massima attività della mafia, e si è scesi poi a 0,57. Anche negli Usa, dove pure si continua a uccidere molto di più, c’è stata una riduzione negli ultimi 30 anni, seppure più limitata, da 9,7 del 1991 a 4,95 del 2018. E così in Russia, Francia, Germania, ma anche in Cina.

Nei Paesi più pericolosi dell’America Latina invece l’andamento è stato molto più ondulatorio, dipendente dall’intensificazione delle guerre tra gang e dalle condizioni politico-economiche di un’area politicamente turbolenta. Così il peggioramento delle condizioni di vita in Venezuela negli ultimi anni ha provocato anche un incremento delle uccisioni, che sono passate dalle 12,45 ogni 100 mila abitanti del 1991 a valori anche sopra i 60 a metà anni 2010 fino ai 36,69 del 2018.

Viceversa la fine delle guerre tra Narcos in Colombia ha abbattuto di più di tre volte gli omicidi nel Paese. Mentre in El Salvador vi sono frequenti fiammate di violenza che cambiano le statistiche sugli omicidi anche di molto di anno in anno, anche se non si è più tornati sopra i 100 omicidi per 100mila abitanti come negli anni ’90. Nei prossimi anni saranno evidenti gli effetti della pandemia, che ha limitato ovunque gli omicidi, anche se si tratta ovviamente di un effetto collaterale positivo piuttosto amaro, oltre che provvisorio.

Il problema delle gang a El Salvador

I motivi di un tasso di omicidi così elevato a El Salvador sono da ricercare principalmente negli scontri violenti tra le gang criminali che infestano il Paese. Le due principali organizzazioni sono: Mara Salvatrucha (MS-13) e Barrio 18. Le due organizzazioni sono in perenne lotta tra loro per il controllo del traffico di droga: El Salvador è un punto di transito importante per il traffico di droga proveniente dai paesi sudamericani verso il Nord America. Ma non solo, le due organizzazioni, seppur originarie di El Salvador, hanno allargato la propria presenza anche in America del Nord e in molti Stati dell’America Latina.

I dati si riferiscono al: 1990 e 2018

Fonte: Banca Mondiale

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