La classifica di chi ha l’Iva più bassa in Europa

Cambiato il regime di alcuni prodotti. La tassazione italiana è tra le più alte

Il decreto 34, quello del 19 maggio, ha modificato il regime Iva di quei beni che si stanno rendendo particolarmente importanti per fronteggiare l’emergenza Covid-19. In particolare il decreto ha inserito nei beni soggetti ad aliquota del 5% una serie di prodotti come apparecchiature mediche tipo ventilatori polmonari ed elettrocardiografi, mascherine, articoli di abbigliamento protettivo per finalità sanitarie, detergenti disinfettanti per mani e attrezzature per ospedali da campo. L’Italia, comunque, resta in generale tra i Paesi che applica le aliquote Iva tra le più alte del continente. E rischiano di aumentare ancora. Per ora il governo è riuscito a scongiurare il temutissimo aumento dell’Iva con la legge di bilancio 2020. Ma quanto pesa al momento l’Iva in Europa?

Le due aliquote Iva in Europa

Il grafico interattivo sopra mostra il livello di imposta sul valore aggiunto applicata attualmente da tutti i Paesi europei. Sono considerate sia l’aliquota Iva standard che quella ridotta. Due le precisazioni da fare: la prima è che la Danimarca non ha un’aliquota Iva ridotta e, in secondo luogo, alcuni Paesi hanno tre aliquote, con la terza che è più bassa ancora di quella ridotta e che viene applicata su beni di primissima necessità. Nel grafico abbiamo preso in considerazione l’aliquota più alta.

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L’Iva e le aliquote in vigore in Europa

Come si vede, in linea generale, i Paesi dell’Est hanno aliquote mediamente più basse di quelle applicate in occidente. Questo riguarda, ad esempio, l’Iva in Romania, Slovacchia e in Lituania. Un caso a parte è rappresentato dalla Gran Bretagna che applica l’Iva ridotta più bassa del continente, appena il 5% con anche l’Iva standard a livello più che accettabile: 20%. Ma la Gran Bretagna è un modello anche per un altro motivo: l’obiettivo della riduzione delle tasse sulle imprese è stata una priorità condivisa da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Basta guardare i risultati.

Quanto è l’Iva in Italia? E in Europa?

L’Iva italiana è modulata su tre aliquote: il 4% per i beni di prima necessità che è praticamente immodificabile dato che questa aliquota si applica sui beni di primissima necessità (in particolare alimentari), una al 10% (“ridotta”) e una al 22% (“standard”). Siamo nella media e questo potrebbe essere visto sotto due punti di vista. Il primo è che, se un governo volesse aumentare l’aliquota standard potrebbe sostenere che “ci allineiamo al resto dell’Europa”. Oppure potrebbe voler dire che c’è spazio per un taglio. Dipende dalle decisioni politiche.

Iva in Europa

In effetti aliquote Iva in Europa più basse delle nostre sono applicate, Gran Bretagna a parte, anche dalla Germania che le ha bassissime: ridotta al 7% e standard al 19%. Ma anche dalla Francia: l’Iva in Francia è al 10% (ridotta), come noi, ma la standard è al 20%, due punti in meno dell’Italia. L’Iva in Spagna prevede un’aliquota ridotta al 10% e la standard al 21%, un punto in meno di noi.

I dati si riferiscono al: 2018

Fonte: Commissione europea

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In Lombardia le tasse sono più basse

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