Sbarchi e ricollocamenti, la verità sui migranti a Malta

Nel 2017 sono arrivati via mare in 23, i richiedenti asilo sono crollati e 3.281 sono finiti in Usa

Quelle che vediamo sono le richieste di asilo giunte alla autorità maltesi dal 2004 a oggi. Si tratta di un andamento che, escludendo il picco del 2010, indica una certa stabilità dell’immigrazione a Malta con una tendenza alla diminuzione, dopo i due massimi del 2008, con 2.607 richieste, e del 2013, con 2.204. Nell’ultimo anno disponibile, il 2017, ci sono state 1.616 richieste, in calo rispetto alle 1.733 del 2016 e alle 1.692 del 2015La popolazione maltese era di 460.297 persone nel 2017, la proporzione di richiedenti asilo quindi era del 0,35%: è come se in Italia fossero stati 210 mila (e nel 2017 sono stati 130 mila).

L’immigrazione a Malta

Si tratta però di un calo, ancora più rilevante considerando che, negli anni, la popolazione maltese è aumentata molto. Per intenderci le 2.204 richieste del 2013 vanno messe in relazione a una popolazione allora di 429.424 persone, minore del 6,7%, e i richiedenti asilo erano il 0,51% dei maltesi, decisamente più del 0,35% del 2017.

Negli anni sono anche diminuiti e poi aumentati coloro che si trovavano nei centri di raccolta (i dati sono quelli qui sopra) perché arrivati senza documenti, inclusi i richiedenti asilo in attesa di una decisione da parte delle autorità. La permanenza è di 12 mesi, che sale fino a 18 per coloro cui la richiesta è stata negata. Anche chi ha ricevuto una protezione può però risiedere temporaneamente in tali centri, se lo vuole.

immigrazione a Malta

Nel complesso questi hanno ospitato 907 persone nel 2017, in crescita rispetto alle 673 del 2016, e alle 604 del 2015. Vi è però stato un calo netto rispetto ai 1.499 residenti del 2013, e ancora maggiore nei confronti del 2.200 del 2010 in corrispondenza con il calo dell’immigrazione a Malta. Questi numeri sono anche il risultato dell’alta percentuale di accettazione delle domande di protezioneNel 2017 per esempio l’11,2% delle decisioni hanno garantito lo status di rifugiato, il 43,1% la protezione sussidiaria (che di fatto è equivalente) e il 4,1% la protezione temporanea. 

Di fatto, quindi, il 58,4% delle sentenze sono state positive e hanno lasciato liberi di circolare i beneficiari. Attenzione però: queste domande (e concessioni di asilo) hanno riguardato negli ultimi anni soprattutto persone che non erano arrivate via barca, ma in altro modo o che erano già sul suolo maltese.

Quanti sono gli sbarchi a Malta

Perché di fatto gli sbarchi sono crollati dopo il 2013. Il numero massimo di persone sbarcate sulle coste dell’isola si è avuto nel 2008 con 2.775, come vediamo di seguito.

L’andamento tra 2004 e 2009 era stato piuttosto regolare, nel 2010 vi è stato un fortissimo calo a 47 casi per risalire poi agli stessi livelli fino al 2013. Dopo, sempre meno arrivi, 568 nel 2014, 104 nel 2015, 25 nel 2016 e appena 23 nel 2017. Ciò significa che anche Malta, come alcuni altri Stati europei, ha chiuso le frontiere, ha “chiuso il mare“, si potrebbe dire in questo caso.

Chi ha accolto i migranti di Malta

Secondo l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR) dei 19mila giunti via barca (che non sono tutti coloro che sono arrivati) dal 2002, comunque, solo il 30% si è trattenuto a Malta. Una parte, essendo irregolari, nessuno sa dove siano finiti, ed è presumibile che, se non sono stati rimpatriati, abbiano provato ad andare in Europa via mare come clandestini. Degli altri, di coloro che hanno goduto di uno status di protezione, spesso la maggioranza cerca di andarsene e infatti una buona parte è finita negli Stati Uniti. 

Sì, perché, in pochi lo sanno, in base ad accordi tra i due governi 3.281 persone sono state ricollocate oltreoceano. Ogni anno gli Usa si sono presi centinaia di rifugiati da Malta, con un picco di 577 nel 2014, come mostrano i dati del grafico qui sotto. Le notizie più recenti dicono che Trump abbia detto stop a questo accordo, stretto ai tempi di Bush junior e confermato da Obama.

Ma il grafico qui sopra mostra anche un altro dato, e cioè che i ricollocamenti in Europa dei migranti arrivati a Malta è di fatto azzerato dal 2014.

L’immigrazione a Malta di extra-europei

Il risultato dell’immigrazione a Malta e dei trasferimenti regolari di stranieri ha prodotto la una situazione demografica particolare. Nel grafico sotto sono mostrati i dati, in valori assoluti, della popolazione totale e della popolazione maltese.

Per i dati in percentuale, invece, bisogna guardare il grafico sotto. I dati dicono, in sostanza, che nel 2017 dei  460.297 residenti a Malta avevano cittadinanza maltese l’88,2%, ovvero 405.976 persone. Erano il 93,2% nel 2014. Vi è stato quindi un deciso aumento dell’immigrazione a Malta, tuttavia soprattutto da Paesi europei. Tra il 2014 e il 2017 gli europei sono quasi raddoppiati, passando da 13.810 a 24.073. In grandissima parte si tratta di inglesi, ovvero cittadini dell’ex potenza coloniale che ha rapporti strettissimi con le isole.

Nel complesso gli immigrati dal Paesi Ue nel 2016 hanno superato quelli extracomunitari, che sono anch’essi aumentati, ma a un ritmo inferiore: sono passati dal 3,2% del 2014 al 5,2% del 2017. In particolare tra 2016 e 2017 la crescita è stata si meno di 1.000 persone. Oggi in sostanza a Malta vi sono meno immigrati da Paesi al di fuori dell’Unione Europea che in Italia, dove erano nel 2017 il 5,8%.

I dati si riferiscono al: 2017

Fonte: Eurostat, Unhcr

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