I cappellani dei corpi militari italiani costano 10 milioni

La vita dei preti dell’esercito, tra Bibbia e uniforme con le stellette

I preti che prestano servizio nell’esercito non vengono pagati dalla Chiesa perché non lavorano nelle diocesi ma sono assimilati ai corpi militari italiani. Lo Stato spende oltre 10 milioni di euro per i cappellani presenti nelle forze armate, stando ai bilanci del Ministero della Difesa (i dati sono aggiornati al 2015). Chi guadagna di più è l’ordinario militare, assimilato a un generale di corpo d’armata (vedi grafico sopra), che guadagna 126mila euro lordi all’anno.

A seguire troviamo il vicario generale, equivalente al generale di divisione (104 mila euro), il primo cappellano capo, che è un maggiore (58 mila), il cappellano, assimilato a un capitano (48 mila) e infine il cappellano addetto, che è un tenente (43 mila). La categoria più pagata, come si può vedere nel grafico in basso, è il “personale con trattamento superiore” (dati aggiornati al 2018).

La Chiesa e i corpi militari italiani

I sacerdoti che prestano servizio nelle forze armate italiane fanno parte dell’Ordinariato militare, che è una “circoscrizione personale” della Chiesa Cattolica, cioè una comunità assimilata a una diocesi ed equiparata a un ufficio dello Stato. Lo Stato spende 2.150.008 euro per l’ordinariato militare e 1.801.362 per il suo personale, stando alle tabelle ministeriali (i dati sono aggiornati al 2016). C’è da notare, però, che i preti nell’esercito sono in diminuzione, come si può vedere dal grafico qui in basso.

Qualche curiosità sui preti nell’esercito

L’Ordinariato è guidato da un arcivescovo ordinario militare, designato dal papa e nominato con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri della Difesa e dell’Interno. L’Ordinariato è stato fondato il 6 marzo 1925 e dal 1996 al 1999 si è tenuto il Primo Sinodo della Chiesa Ordinariato Militare. Qualche curiosità: don Carlo Gnocchi è stato cappellano militare in Russia, Papa Giovanni XXIII ha lavorato negli ospedali militari di Bergamo e anche le religiose prestano servizio nell’esercito.

I dati si riferiscono al 2016 e al 2018.

Fonte: Senato, tabelle ministeriali e Ordinariato militare.

Leggi anche: L’Italia ha speso 20 miliardi per la Difesa

Ti piace citare i numeri precisi quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegram: qui potrai ricevere la tua dose quotidiana di dati, restare aggiornato sui principali dati (rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.