Poche donne militari a 20 anni dalla riforma della leva

Sono 14.580, nell’Esercito il 6,75% del totale, nell’Aeronautica solo il 3,69%

Il ventennale della grande svolta per le donne militari si celebrerà l’anno prossimo. E’ stato nel 2000, infatti, che, grazie all’entrata in vigore della legge n. 380/1999, l’Italia ha dato il via al servizio militare femminile. Le donne nelle Forze Armate, oggi, sono una realtà che va consolidandosi, ma che è  fatta ancora di piccole percentuali. 

Donne militari e nelle forze armate: ecco i numeri

Alla fine del 2017, la componente femminile nelle Forze Armate e nell’Arma dei Carabinieri era costituita da 14.580 persone. Il grafico sopra mostra, in termini percentuali, la presenza femminile all’interno di Forze Armate ed Arma dei Carabinieri, al 31 dicembre 2017, rispetto al totale dei membri del corpo di appartenenza.

donne militari

E’ nell’Esercito che le donne sono più rappresentate: nelle forze di terra, le quote rosa sono pari al 6,75%. Al secondo posto c’è la Marina Militare, i cui membri femminili rappresentano il 5,73% del totale, mentre al terzo troviamo l’Arma dei Carabinieri, con il 4,12% di donne. Bassissima l’incidenza femminile nelle forze aeree: solo il 3,69%.

In Italia ci sono 1.697 Ufficiali donne

Il grafico in basso, invece, mostra le 14.580 donne che prestano servizio nelle Forze Armate e Carabinieri ripartite in base al ruolo, al 31 dicembre 2017.

Le donne che ricoprono il più alto grado, quello di Ufficiale, sono 1.697, mentre le unità di livello immediatamente inferiore, i Sottufficiali, sono 2.046. Solo 898 sono le donne che occupano il gradino più basso della scala gerarchica delle Forze Armate e dei Carabinieri, quello degli Allievi di accademie e scuole militari.

Donne militari nell’Esercito e pari opportunità

La percentuale numerica delle donne nelle Forze Armate e nell’Arma dei Carabinieri  appare piuttosto ridotta, nonostante le opportunità di fare carriera siano sostanzialmente pari tra i due sessi. Infatti, non si riscontrano differenze nei percorsi di selezione e reclutamento – se non per quel che riguarda caratteristiche di agilità, che prevedono parametri diversi tra uomini e donne – né nella formazione. Infatti, tutto il personale frequenta gli stessi corsi presso gli istituti militari e scuole di addestramento. Ma, soprattutto, sono garantite le stesse opportunità a uomini e donne negli impieghi, cioè negli incarichi da ricoprire nel corso della carriera.

I dati si riferiscono al: 2017

Fonte: Senato della Repubblica

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