Intesa SanPaolo sfonda i 38 miliardi di valore

La classifica delle maggiori banche italiane. Seconda Unicredit. Segue Mediobanca (8,8)

A guardare i numeri non c’è confronto: la banca più grande d’Italia è Intesa SanPaolo. Secondo i dati della Borsa italiana l’istituto di credito milanese, frutto dell’aggregazione di decine di banche nazionali e locali, vale sul mercato più di 38 miliardi di euro a ottobre 2019. Al secondo posto, a notevole distanza, c’è Unicredit, anch’essa frutto della fusione di una quantità di banche. In Borsa vale 24,2 miliardi di euro. Non è, ovviamente, la classifica delle banche più sicure nel 2019, ma è il ranking di quelle che, nel corso degli anni, sono riuscite ad aumentare il proprio valore.

Intesa SanPaolo vale più di 30 miliardi

Che cosa si intende per valore di Borsa? E’ quanto bisognerebbe spendere per comprare tutte le azioni di una società esistenti, comprese quelle che non sono a disposizione sul mercato. Ecco: in questo senso chi volesse comprare Intesa Sanpaolo dovrebbe, teoricamente, mettere sul piatto 38 miliardi di euro mentre chi volesse comprare Unicredit, dovrebbe sborsarne “solo” 24,2. Ma Unicredit è, teoricamente, tra le banche sicure nel 2019 perché è considerata un istituto “sistemico” e quindi sottoposta a una particolare vigilanza europea che interverrebbe in caso di crisi. E’ una di quelle banche che non possono fallire mai.

Le due maggiori banche italiane, nel gioco delle fusioni e acquisizioni, non sono però prede ma predatrici. In particolare Unicredit sta pensando (se ne parla da tempo) di un’aggregazione internazionale o con una banca tedesca (che in Europa sono quelle che sono più in difficoltà) oppure francese. Ancora nulla di certo, ma se l’istituto guidato da Jean Pierre Mustier vuole crescere in un mercato maturo e con tassi praticamente a zero, ha solo la strada di un’importante acquisizione all’estero.

Mediobanca vale 8 miliardi

Ancora più distanziata è Mediobanca che in borsa vale circa 8 miliardi, un terzo di Unicredit, che recentemente ha venduto la sua quota. Al quarto posto c’è quella che una volta veniva chiamata new economy: Fineco Bank: un istituto di credito praticamente solo online che è riuscito a crescere fino a sfiorare i 5,9 miliardi di capitalizzazione in Borsa. Fineco è anche leader nel settore del trading online (ha circa il 28% della quota d mercato). Un risultato raggiunto grazie al fatto di essere partita tra le prime quando la tecnologia ha reso possibile a chiunque di investire in Borsa seduto comodamente sul divano di casa.

I dati si riferiscono al: ottobre 2019

Fonte: Borsa Italiana

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