Dopo la guerra l’Ucraina ha bisogno di 486 miliardi

Cala l’inflazione, aumenta il Pil, ma mancano all’appello 6,6 milioni di persone

In Ucraina, 9 milioni di persone vivono attualmente in povertà, un aumento secondo le stime della Banca Mondiale, di 1,8 milioni rispetto al periodo precedente al conflitto. Sebbene la situazione rimanga incerta, le ultime mosse in politica estera degli Stati Uniti di Donald Trump e una maggiore apertura da parte della Russia di Vladimir Putin, stanno rendendo sempre più concreta la possibilità di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Ma quale Ucraina emergerà da questo conflitto, a tre anni dall’aggressione russa iniziata il 24 febbraio 2022? La ricostruzione del paese sarà una sfida complicata. A dirlo non sono solo gli indici economici.

Guerra in Ucraina, i settori che hanno più bisogno di soldi

Nel 2024, l’economia ucraina è destinata a subire una contrazione del 3,2%, con un ulteriore calo stimato del 2% nel 2025. Questo declino è principalmente dovuto ai devastanti effetti della guerra in Ucraina, che ha provocato danni rilevanti alle infrastrutture vitali del paese. Dopo tre anni di intensi bombardamenti e distruzioni, l’Ucraina si trova a dover affrontare l’enorme sfida di ripristinare innanzitutto le proprie reti di trasporto, comunicazione e energia, tutte gravemente danneggiate dagli attacchi missilistici russi, così da poter fare ripartire la propria economia.

Il paese avrà bisogno di una grande somma di denaro per risollevarsi dopo tre anni di conflitto. Secondo un rapporto pubblicato sempre dalla Banca Mondiale nel febbraio del 2024, si stima una cifra di 486 miliardi di dollari da investire nei prossimi dieci anni. Le aree che richiederanno un maggior numero di soldi sono le abitazioni (17% del totale), i trasporti (15%), il commercio e l’industria (14%), l’agricoltura (12%), l’energia (10%), la protezione sociale e i mezzi di sussistenza (9%) e la gestione dei rischi legati agli esplosivi (7%). Se il paese poi saprà aprirsi alle riforme, il settore privato potrebbe coprire circa un terzo di questa cifra. Non solo: si potrebbero anche aprire spazi ad altre opportunità di investimento per una cifra vicina ai 280 miliardi di dollari.

L’andamento di Pil e reddito nazionale lordo

A differenza di quanto si possa pensare, nonostante la guerra in Ucraina duri da tre anni, l’economia non è stagnante. Già da un anno sembra intravedersi un miglioramento. Questo miglioramento si chiama prodotto interno lordo (Pil): nel 2023, la crescita del Pil è stata del 5,3%, in ripresa dopo gli abissi raggiunti con -28,8% nel 2022, quando la guerra in Ucraina ha avuto il suo impatto più drammatico sull’economia ucraina. Nel 2021, prima che tutto avesse inizio, la crescita era stata del 3,4%. Lo stesso andamento si replica per l’inflazione dei prezzi al consumo: nel 2023 si è registrata una percentuale del 12,8%, decisamente in calo rispetto al 20,2% del 2022, quando la guerra aveva influito pesantemente; nel 2021, invece, alla vigilia dell’invasione russa, l’inflazione si era attestata al 9,1%.

Proporzioni simili si riscontrano anche per il reddito nazionale Lordo (Rnl), il valore totale di tutti i beni e servizi prodotti in un paese, più i redditi ricevuti dall’estero. Per l’Ucraina, nel 2023 il Rnl è stato di 183,76 miliardi di dollari USA, un dato in crescita rispetto ai 170,47 miliardi del 2022, ma inferiore ai 193,97 miliardi registrati prima dell’inizio del conflitto, durante il periodo di maggiore prosperità.

guerra ucraina

Guerra in Ucraina, mancano 6,6 milioni di persone

Si spera che una solida crescita economica possa presto generare benessere e stimolare un rinnovato senso di fiducia tra la popolazione, creando le condizioni favorevoli per un’inversione di tendenza nell’andamento demografico. Infatti, l’Ucraina ha registrato, tra emigrazione e perdite sul campo, una notevole diminuzione dei propri abitanti negli ultimi anni, con 6,6 milioni di persone in meno. Nel 2023, la popolazione totale del paese è stata di 37,7 milioni, un calo rispetto ai 41 milioni del 2022 e ai 44,3 milioni del 2021. Questo trend negativo ha comportato una riduzione annuale costante, con una diminuzione dell’8,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente

Un’economia forte può favorire un miglioramento sia nel bilancio migratorio che nell’aspettativa di vita. Nel 2023, l’Ucraina ha registrato una perdita netta di 299.961 persone, ovvero più persone hanno lasciato il paese di quelle che vi sono entrate. Un saldo negativo che non ha i tratti catastrofici di quello del 2022 quando si è registrata una vera e propria fuga dal paese con 5.699.445 persone, uscite dal paese per cercare salvezza. Anche l’aspettativa di vita è cambiata nel corso di questi anni: nel 2022 era di 69 anni, in calo rispetto ai 70 anni del 2021 e ai 71 anni del 2020.

La carenza di manodopera: quanti lavoratori mancano

La ripresa dell’economia ucraina potrebbe incontrare difficoltà a causa della carenza di manodopera. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), il numero di persone disponibili a lavorare nel paese è diminuito del 10,4% dall’inizio del conflitto. L’OIL, che è un’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella promozione di condizioni di lavoro dignitose e nella protezione dei diritti dei lavoratori, ha sottolineato che, per raggiungere gli obiettivi di crescita economica, l’Ucraina avrà bisogno di circa 8,6 milioni di lavoratori in più nei prossimi anni.

Una possibile fonte di manodopera per colmare la carenza di lavoratori potrebbe derivare dai 2,8 milioni di disoccupati stimati dal Servizio Statale per l’Occupazione dell’Ucraina. Quasi la metà di queste persone appartiene a gruppi vulnerabili, come anziani, disabili o individui con scarso accesso alle opportunità di impiego, come riferito dall’OIL nel 2024. Se adeguatamente supportati con politiche di inclusione e formazione, questi disoccupati potrebbero rappresentare una risorsa preziosa per far fronte alla domanda di manodopera e contribuire alla ripresa economica del paese.

Gli aiuti all’Ucraina non si sono mai fermati

Il progetto PEACE (Public Expenditures for Administrative Capacity Enhancement) della Banca Mondiale rappresenta un punto di partenza fondamentale per la futura ricostruzione dell’Ucraina. In un periodo di incertezza, questo programma ha garantito già in questi ultimi anni la continuità dei servizi pubblici essenziali, facendo in modo che il paese non crollasse sotto il peso del conflitto. Il suo sostegno finanziario ha permesso di mantenere operativi i servizi per 15 milioni di persone, assicurando che pensionati e categorie vulnerabili continuassero a ricevere i loro benefici. Sono stati pagati gli stipendi di circa 500.000 insegnanti, più di 145.000 dipendenti pubblici e 56.000 soccorritori, figure cruciali per la sopravvivenza del paese.

Il progetto Peace ha permesso di mantenere aperte oltre 12.000 scuole, garantendo l’educazione anche in un contesto di guerra. Nel settore sanitario, sono state distribuite 3,8 milioni di dosi di vaccini per bambini, mentre 2,3 milioni di persone hanno continuato a ricevere assistenza sanitaria di base. Inoltre, 65.000 famiglie hanno potuto riparare le loro case danneggiate dalla guerra in Ucraina.

I dati si riferiscono al: 2023
Fonte: Banca Mondiale

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