Smaltimento rifiuti elettronici, male l’Emilia Romagna

Ha 470 punti di raccolta, il 3,2% in meno in un anno. Solo il Molise fa peggio


Nel 2024, la raccolta dei rifiuti elettronici domestici in Italia è aumentata del 2,5%, raggiungendo 358.138 tonnellate di RAEE, 9mila tonnellate in più rispetto al 2023. Il riciclo di dispositivi obsoleti aiuta a prevenire il rilascio di sostanze pericolose e consente il recupero di materiali preziosi, sostenendo l’economia circolare e riducendo la dipendenza da risorse esterne. Aspetto, quest’ultimo, ancora più importante in un periodo di crescenti incertezze geopolitiche ed economiche

In Italia, ci sono 6.676 siti di raccolta per i rifiuti elettronici, di cui 4.448 sono centri di raccolta (CdR) e 1.512 punti di raccolta locali (LdR). I CdR sono strutture più grandi e centralizzate, gestite dai Comuni o dai consorzi, e rappresentano la parte principale della raccolta, con il 77,8% del totale. Gli LdR, invece, sono punti di raccolta più piccoli, come quelli situati presso i rivenditori di apparecchiature elettroniche, che contribuiscono per il 22%. La Lombardia è la regione con il maggior numero complessivo di siti di raccolta, con 1.062 punti, seguita dal Veneto con 588 e dall’Emilia Romagna con 470.

Smaltimento rifiuti elettronici, chi scende e chi sale

Nonostante il numero elevato di punti di raccolta, l’Emilia Romagna si è rivelata la seconda peggiore regione d’Italia nel 2024, con un calo del 3,2%. Ci si sarebbe aspettati che, anche grazie alla sua presenza capillare, fosse tra le più virtuose, ma ha invece faticato a mantenere il passo con altre regioni del Nord. Al contrario, cinque regioni settentrionali, come la Valle d’Aosta (+8,7%), la Lombardia (+7,8%), il Friuli Venezia Giulia (+6,3%) e il Veneto (+6,2%), hanno registrato performance brillanti.

Per la cronaca, guardando sempre il grafico poco sopra, a indossare la maglia nera per la raccolta di rifiuti elettronici domestici è il Molise che ha visto un calo significativo, con una flessione del 17,7%, mentre la Calabria, terza, rispetto a quanto fatto nel 2023 ha registrato una diminuzione più contenuta, pari al 1,9%.

smaltimento rifiuti elettronici

Smaltimento rifiuti elettronici, raccolta pro capite

Se guardiamo alla media pro capite, ogni italiano ha contribuito con circa 6,07 kg di rifiuti elettronici, un numero però ancora troppo lontano dalla media europea, 11,2 Kg (dati Eurostat, 2022). La Valle d’Aosta, dopo essere stata quella che ha raccolto di più in percentuale rispetto al 2023, si conferma al vertice anche della classifica per raccolta pro capite, con ben 10,34 kg per abitante. A seguire, Sardegna (9,67 kg/ab), Toscana (8,30 kg/ab) e Liguria (8,15 kg/ab), tutte regioni che superano la media nazionale, grazie in particolare alla gestione efficiente dei grandi elettrodomestici. A completare la top five, il Trentino Alto Adige con 7,64 kg per abitante.

La Campania si colloca all’ultimo posto per raccolta pro capite, con appena 3,02 kg per abitante. Seguono a distanza l’Abruzzo con 4,64 kg, la Puglia con 4,65 kg, la Calabria con 4,90 kg e la Sicilia con 4,91 kg, tutte ben lontane dai livelli delle regioni più virtuose.

Non solo Tv, ecco i rifiuti che si raccolgono

I rifiuti elettronici (RAEE) sono suddivisi in cinque raggruppamenti: R1 (apparecchi per lo scambio di temperatura, come frigoriferi e condizionatori), R2 (grandi elettrodomestici, come lavatrici), R3 (TV e monitor), R4 (apparecchiature IT, elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici) e R5 (sorgenti luminose, come lampadine). Nel 2024, la raccolta di R1, R2 e R4 è aumentata, rispettivamente facendo registrare +3,3%, +4% e +7,5%, mentre quella di R3 continua a registrare andamenti negativi (-10,9%), ancora influenzata dal Bonus TV che ha stimolato l’acquisto di nuove apparecchiature.

E proprio analizzando la classifica del riciclo delle TV, non sorprende vedere la Lombardia al primo posto, con ben 5.588 tonnellate, pari al 13,16% del totale. Tuttavia, è interessante notare l’insolita presenza di regioni del Sud nella parte alta della classifica. La Sicilia, con 4.445 tonnellate (10,46%), il Lazio con 3.972 tonnellate (9,35%) e la Puglia con 3.694 tonnellate (8,70%) si distinguono per il loro impegno crescente nel riciclo, mettendo in evidenza un’inversione di tendenza nelle regioni tradizionalmente meno attive.  Altro dato da rimarcare: in Basilicata, la raccolta di TV e monitor supera di oltre 1 kg per abitante la media italiana, avviando più dispositivi al riciclo rispetto ad altre regioni.

La raccolta di frigoriferi e condizionatori

Quando si parla di “Apparecchi per lo scambio di temperatura con fluidi”, una categoria che include frigoriferi, congelatori e condizionatori d’aria, le regioni italiane che spiccano sono Lombardia, con un notevole totale di 26.285 tonnellate, pari al 20,71% del totale nazionale. A seguire, l’Emilia Romagna, con 13.302 tonnellate (10,48%), e il Veneto, che raccoglie 12.871 tonnellate (10,14%). Più vicina alla vetta, ma comunque significativa, la Toscana con 12.811 tonnellate (10,10%) e il Lazio con 9.794 tonnellate (9,38%). La Campania e la Sicilia completano la top six con 8.154 e 7.748 tonnellate, rispettivamente.

Le prime cinque regioni per la raccolta di “Altri grandi bianchi”, una categoria che include elettrodomestici come lavatrici, asciugatrici e altri grandi apparecchi, vedono una netta prevalenza di alcune aree del Nord Italia. In testa c’è la Lombardia, con 26.285 tonnellate, pari al 20,71% del totale. Subito dopo, troviamo l’Emilia Romagna, che raccoglie 13.302 tonnellate (10,48%), seguita dal Veneto con 12.871 tonnellate (10,14%). La Toscana si attesta al quarto posto con 12.811 tonnellate (10,10%), mentre il Lazio chiude la top five con 10.565 tonnellate (8,33%)

Chi vince tra smartphone e pc?

Le prime cinque regioni italiane nel riciclo di apparecchiature IT, elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici sono la Lombardia, con 18.959 tonnellate di materiali riciclati, pari al 22,99% del totale. A seguire, il Veneto si distingue con 9.696 tonnellate (11,76%), seguito dalla Toscana con 6.968 tonnellate (8,45%). L’Emilia Romagna si colloca al quarto posto con 6.571 tonnellate (7,97%), mentre il Lazio chiude la top five con 6.062 tonnellate (7,35%). All’interno di questa classifica da sottolineare però che per l’elettronica di consumo e dei piccoli elettrodomestici in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si raccoglie oltre 1 kg per abitante in più rispetto alla media nazionale.

 

Leggi anche:
Uso di droga, la classifica del consumo dei giovani

I dati si riferiscono al: 2024
Fonti: Centro di coordinamento RAEE
Ti piace citare i numeri veri quando parli con gli amici?
Allora seguici su TelegramLinkedInXInstagramTikTok e Facebook.