Partenza a razzo dei “matrimoni” tra persone dello stesso sesso. Sono il 2,2% del totale
Le unioni civili registrate in Italia nei primi otto mesi dall’entrata in vigore della legge sui matrimoni gay sono 2.803. Nelle regioni centro-settentrionali la quota di gay e lesbiche che si sono unite rappresenta il 3,2% del totale dei matrimoni, mentre al Sud e nelle Isole la percentuale è molto più bassa: 0,6%.
In totale le nozze gay e lesbo rappresentano ad oggi il 2,2% del totale. Poco Molto? Vediamo cosa è successo nei Paesi che ci hanno preceduto nell’approvazione di una legge simile alla nostra.
Ecco quanti sono i matrimoni gay e lesbo
In Olanda la legge è entrata in vigore nel 2001 e nei dodici mesi successivi i matrimoni gay e lesbiche furono il 2,9% del totale. In Belgio, dopo la legge approvata nel 2004, le unioni civili sono state il 2,5 per cento del totale.
In Spagna nei primi mesi di applicazione della legge (2005), le coppie omosessuali che si unirono furono l’1,1% dei matrimoni e in Portogallo (legge del 2012) l’1,2%, quindi molto meno che da noi.
In Norvegia, Svezia e Francia, invece, i matrimoni fra gay e lesbiche hanno superato il 3%. Non ci sono dati affidabili sulla Gran Bretagna mentre più attendibili sono le statistiche sui matrimoni omosessuali in Gran Bretagna che sono finiti in una separazione.
Quanti gay ci sono in Italia
Secondo alcune indagini condotte nei paesi occidentali, le persone che non si definiscono eterosessuali sono circa il 3% della popolazione con oltre 16 anni. Prendiamo questo dato per buono anche in Italia e sarà più evidente capire che la quota del 2,2 % dei matrimoni gay sul totale, in rapporto a quanti sono, non è poi così bassa.
I dati si riferiscono al: 2016
Fonte: Istat
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