In Italia uccidono 306,5 persone ogni 100mila abitanti, meno della media Ue
Lo sappiamo già: le statistiche sulle cause di morte saranno fortemente condizionate dalla pandemia. In attesa di conoscere i dati precisi, però, possiamo vedere quale sono le principali cause di morte in Italia. Le malattie cardiovascolari sono al primo posto e causano più di 600mila morti all’anno (nel 2020 probabilmente più di 700mila) in Europa, Italia compresa.
Le malattie cardiovascolari sono responsabili di 370,5 decessi ogni 100 mila abitanti nella Ue, contro le 257,1 del cancro, le 75 delle malattie respiratorie, le 40,3 delle malattie del sistema nervoso (come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla). Gli incidenti stradali sono la causa solo di 6 morti ogni 100mila abitanti, e i suicidi di 10,8.
Malattie cardiovascolari: dove si muore di più
Le differenze geografiche sono enormi. Basti pensare che i decessi per malattie cardiovascolari sono solo 197,2, sempre ogni 100mila persone, in Francia, e ben 1115,8 in Bulgaria, più del quintuplo. L’Italia si posiziona sotto la media europea, con 306,5.
Ci sono chiaramente motivazioni sanitarie, economiche, alimentari e demografiche alla base di tali enormi divari. I primi 11 Paesi per tasso di mortalità per malattie cardiovascolari sono tutti dell’Est, dopo la Bulgaria troviamo la Romania, con 899,6 morti ogni 100mila abitanti, e poi Lettonia, Lituania, e tutti gli altri che erano dietro l’ex Cortina di Ferro. Incide qui l’alto numero di over 50 rispetto al resto della popolazione e su questo incide certamente un’alimentazione meno curata, e una sanità meno efficiente, oltre che il maggior abuso dell’alcol e l’alto numero di fumatori. Ma quali sono le principali malattie cardiovascolari?
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Quali sono le malattie cardiovascolari?
Le malattie cardiovascolari (malattie ischemiche del cuore, come l’infarto acuto del miocardio e l’angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, come l’ictus ischemico ed emorragico) sono tra le principali cause di invalidità e mortalità. Principalmente parliamo di infarti e ictus che sono del resto spesso l’esito finale di malattie croniche in ambito cardiocircolatorio.
Quante morti per cardiopatia ischemica
In particolare la cardiopatia ischemica, che è alla base dell’infarto, provoca in Italia 89,9 morti ogni 100mila abitanti ogni anno in Italia. Decisamente meno della media europea, che è di 119,4, e meno che in Germania, con 139,1, o nel Regno Unito, con 108,8. Solo in pochi Paesi ci sono meno decessi per questa causa che in Italia. Tra questi la Francia, dove per malattie cardiovascolari si muore meno che in tutti gli altri Stati. Sono solo 197,2 ogni 100 mila abitanti i decessi, e solo 46,6 per cardiopatia ischemica. Da anni non a caso si parla di “paradosso francese”, ovvero del fatto che nonostante i consumi di grassi elevato (basti pensare ai formaggi) si muoia così poco di ictus e infarti.
Malattie cardiovascolari, quante persone muoiono per ischemia cardiaca
Dati particolarmente bassi anche in Spagna e Norvegia, dove si consuma moltissimo pesce. Ma pure nel Regno Unito e in Danimarca, nonostante l’alimentazione non particolarmente dietetica. Non a caso in gran parte di questi Paesi si muore di più di cancro, invece. Che a livello complessivo è la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. con 257,1 decessi ogni 100 mila abitanti.
I dati si riferiscono al 2017
Fonte: Eurostat
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