Il Nyt attacca la giustizia Usa per i tempi troppo lunghi. Che da noi sono la normalità
La linea rossa del grafico mostra i Tribunali italiani dove almeno il 20% dei processi penali dura più di due anni. La linea arancione, invece, indica dove i processi penali durano tra 1 anno e 2 anni. Come si vede è Matera il distretto giudiziario con la maggiore percentuale di processi “lunghi”. Ecco i numeri sullo stato della giustizia italiana.
Giustizia italiana, ecco la durata dei processi
Negli Stati Uniti non si è tollerabile che i procedimenti penali durino così a lungo, tant’è vero che il New York Times, ha dedicato una inchiesta al Tribunale del Bronx dove gli accusati di “misdemeanor”, vale a dire reati minori, spesso, aspettano la sentenza per più di due anni. Una persona accusata di guida in stato di ebbrezza ha fatto causa allo Stato di New York dopo aver aspettato la sentenza, oltretutto di assoluzione, per oltre mille giorni.
In Italia i reati minori sono il problema meno grave. Il fatto è che, in media, il 17% delle cause penali con autore noto arriva a sentenza dopo un anno e il 17,2% dopo oltre due anni (il che può voler dire anche 3, 4 o 5). I tempi della Corte d’appello e della Cassazione sono in media di due anni. Spesso, l’imputato è sottoposto a carcerazione preventiva, una situazione che avvantaggia il colpevole, dato che la parte di pena già scontata viene sottratta dal totale, e danneggia l’innocente, che però può far causa allo Stato per ottenere un risarcimento, a spese di tutti gli altri cittadini. A volte, nessuno ottiene giustizia perché subentra la prescrizione.
L’arretrato del sistema giudiziario
Il tasso di risoluzione, cioè il rapporto tra il numero di processi penali iscritti nel corso di un anno nei tribunali italiani e il numero di quelli che giungono a sentenza nello stesso periodo, è del 93,6%. Un tasso di risoluzione inferiore al 100% è un dato negativo: vuol dire che le cause si stanno accumulando, perché i tribunali non sono in grado di smaltirle e che i tempi rischiano di dilatarsi ulteriormente. E il miraggio della giustizia online, cioè la digitalizzazione dei procedimenti con i processi telematici, resta, appunto, un miraggio.
Nel 2013 per ottenere la sentenza di primo grado per una causa civile in Italia occorrevano 600 giorni, in aumento rispetto al 590 giorni del 2012 e ai 490 del 2011. Questo indica che anche la giustizia civile si sta ingolfando sempre di più. Compresa quella che riguarda i crimini economici.
I dati si riferiscono al 2013
Fonte: Ministero della Giustizia
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