Mondo automotive, 165.676 dipendenti in Italia

La metà in Stellantis, 6,6 milioni in Europa. Dal 2035 stop alle auto inquinanti

La decisione dell’Europa di mettere al bando le automobili alimentate con carburanti provenienti da fonti fossili (quindi gas compreso) dal 2035 si abbatte su un mondo automotive che, in tutto il continente, occupa 6,6 milioni di persone. Potranno tutte essere riconvertite, in così poco tempo, in altri lavori o nella filiera delle auto che non inquinano? Difficile da dire, fatto sta che la preoccupazione è ai massimi livelli non solo tra i sindacati europei ma anche (e, forse, soprattutto) tra gli industriali. Il problema, infatti, non è solo riconvertire i lavoratori ma tutto il sistema di produzione, estremamente complesso, delle automobili che conosciamo oggi.

Dal 2035 non si venderanno più auto inquinanti

Ma vediamo quanti sono i dipendenti del mondo automotive in Italia e in Europa. In Italia i dipendenti Stellantis sono 86mila e rappresentano la metà di tutti i lavoratori del mondo automotive in Italia che conta in totale 166mila lavoratori. Il lavoro nel mondo automotive in Europa riguarda oltre 12,6 milioni di persone. I dipendenti Stellantis in Italia rappresentano quindi lo 0,68% del totale dei lavoratori del mondo automotive continentale.

Il mondo automotive occupa il 6,6% degli europei

L’industria automobilistica europea copre il 6,6% dell’occupazione totale del vecchio continente. Indiscussa top player del settore è la Germania con 857.336 persone impiegate nella costruzione di automobili. Imbattibile: sono più dei dipendenti che operano nello stesso settore nei 4 Paesi che la inseguono nella classifica e cioè Francia, Polonia, Romania e Gran Bretagna che, tutti insieme, raggiungono a malapena quota 750mila.

E nel nostro Paese? Qual è il numero di dipendenti del mondo automotive in Italia? Come si vede dal grafico sopra, i dipendenti del mondo automotive italiano superano di poco i 165mila. Prima di noi, nella classifica europea dei lavoratori del settore automotive, Repubblica Ceca, Romania, Polonia. La ragione? È spiegata proprio qui sotto.

Delocalizzazioni, l’Italia fuori dalla top 5 del mondo automotive

Di questi 86mila sono dipendenti Fiat che, insieme ai francesi di Peugeot ha dato vita a Stellantis. Il numero comprende i lavoratori metalmeccanici, gli impiegati e tutti i lavoratori dell’indotto, ovvero quelli che prendono parte ai servizi diretti e indiretti che ruotano attorno agli stabilimenti come quello della logistica. L’Italia in Europa con i suoi 165mila lavoratori del mondo automotive è settima. Solo settima. Viene da chiedersi perché. La ragione è il fenomeno del social dumping cioè la delocalizzazione della produzione da un Paese ad un altro dove i costi sono inferiori. Ma le cose stanno cambiando. La nuova legge di bilancio da un giro di vite al fenomeno della delocalizzazione selvaggia.

Le nuove norme anti delocalizzazione

Con le nuove norme anti delocalizzazione le aziende devono comunicare almeno 90 giorni prima, a tutte le parti sociali, l’intenzione di chiudere uno stabilimento. Basta licenziamenti via WhatsApp e chiusure improvvise. Sono previste sanzioni fino al doppio del ticket di licenziamento per le aziende che non predispongono un piano di ricollocamento. A vigilare c’è il Mise con i suoi tavoli tecnici per la crisi d’impresa. Nel 2021 il Ministero dello sviluppo economico ha aperto ben 69 tavoli di crisi.

In Francia i dipendenti del mondo automotive sono 216mila

Come si vede dal grafico, quindi, per l’Italiail mondo automotive è certamente un settore importante, ma non così importante come altrove. La Francia, per esempio, ha più o meno lo stesso numero di residenti italiani, ma ha 216mila addetti nel mondo automotive rispetto ai nostri 165.676. Nella classifica, come si vede, siamo solo settimi, superati da Paesi con nessuna tradizione automobilistica alle spalle e che ci hanno superato per numero di addetti semplicemente perché lì le imprese di tutto il mondo, hanno deciso di trasferire lì parte della produzione.

mondo automotive

Ad esempio: la Polonia ha più dipendenti “automobilistici” di noi solo perché molte imprese, tra le quali proprio Fiat-Fca, hanno deciso di aprire lì i loro stabilimenti. Così come hanno fatto anche i loro fornitori, molti dei quali sono stati raggiunti da multe stratosferiche dall’Antitrust europeo perché avevano formato cartelli sui prezzi. Lo stesso vale per la Repubblica Ceca, altra sede d’impianti Fiat. E, se nella classifica fosse compresa la Turchia, probabilmente scaleremmo di un posto nella graduatoria.

Quanti sono i dipendenti di Stellantis in Italia

Il gruppo automobilistico che ha più dipendenti nel settore auto in Italia è, ovviamente, Stellantis, la società nata dalla fusione tra Fca e la francese Peugeot. Fca è il gruppo nato dopo l’acquisto, da parte della Fiat, dell’americana Chrysler. Il gruppo Stellantis è il quarto produttore mondiale di automobili con ben 8 milioni di pezzi prodotti all’anno. I dipendenti Stellantis in Italia sono 86mila divisi in diversi siti produttivi compresi quelli che producono veicoli commerciali e i 7mila “colletti bianchi” che lavorano negli enti centrali molti dei quali sono nel polo torinese, storico insediamento produttivo della Fiat.

In Italia Stellantis vale 86mila posti di lavoro

Sommando i lavoratori dei sei principali stabilimenti Stellantis (sia “colletti bianchi” che “tute blu”) arriviamo a oltre 30mila lavoratori impiegati direttamente nella produzione di automobili. Aggiungendo i centri secondari di Rivalta (5000), Cento (1.200) Pratola Serra (4.200) Termoli (2.400) e Verrone (600) arriviamo a quota 48.383 impiegati direttamente nella produzione di auto. Per raggiungere quota 86mila dobbiamo aggiungere tutti i lavoratori dell’indotto che ruota attorno alle fabbriche che rappresentano il 43,74%. Soltanto nello stabilimento di Melfi, il più grande, i lavoratori dell’indotto sono 8mila.

Stabilimenti Stellantis, il più grande è quello di Melfi

Sia se guardiamo il numero di veicoli costruiti che il numero di lavoratori il più grande stabilimento Stellantis in Italia è quello di San Nicola di Melfi, in Basilicata. Lo stabilimento lucano di Fca Italy, il cui nome storico è Sata (società automobilistica tecnologie avanzate) conta ben 7.200 lavoratori ed è un centro nevralgico per l’economia del territorio. Inaugurato nel 1993 è una delle fabbriche di automobili più produttive al mondo. Nello stabilimento Sata di Melfi si producono più della metà delle auto prodotte da tutte le altre fabbriche dell’ex Fiat Chrysler Automobiles. Nello stabilimento di Melfi si producono la Fiat 500X e la Jeep Renegade, cui si è aggiunta dall’autunno 2019 la versione ibrida plug-in della Jeep Compass.

I dipendenti Stellantis a Mirafiori

A Mirafiori, in particolare, lavorano 2.766 dipendenti mentre a Grugliasco sono 1.149. In totale il polo produttivo piemontese conta 3.915  dipendenti.Questo polo ha beneficiato non poco del lancio della 500 elettrica ed è stato l’unico stabilimento a fare meglio del 2019 in termini di auto prodotte. A Grugliasco, invece, si producono la Maserati Levante, la Maserati Ghibli e la Quattroporte (-3,2%) mentre si prepara il lancio della Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo. La 500 classica invece viene prodotta in Polonia nello stabilimento Stellantis della città di Tychy in Slesia.

Stellantis i dipendenti dello stabilimento di Modena

Alla Maserati di Modena, invece, i dipendenti dello storico stabilimento di viale Ciro Menotti sono circa 2.764 ma di questi circa 200 sono quelli impegnati nella produzione vera e propria, gli altri sono ingegneri addetti alla ricerca e sviluppo ed è per questo che Modena è uno dei poli automobilistici strategici per il gruppo Stellantis In Italia.

Il totale dei lavoratori Stellantis di Cassino

Soffre, invece, Cassino (dove si producono la Giulia e la Stelvio), probabilmente la fabbrica che ha subìto più di altre lo shock della pandemia e della scarsità di componenti elettronici. Qui i dipendenti di Stellantis sono diminuiti di 900 unità e sono passati  da 4.300 a 3.433. La fabbrica Fca di Cassino, situata precisamente a Piedimonte San Germano nel Lazio, è stata costruita nel 1972, attualmente è grande due milioni di metri quadrati di cui 400mila coperti. Le automobili Fiat prodotte qui sono state la Fiat Ritmo, la Fiat Tipo, la Lancia Delta. Adesso lo stabilimento produce l’Alfa Romeo Giulia e la Stelvio.

Stabilimenti Stellantis, a Pomigliano d’Arco 4481 impiegati

A Pomigliano d’Arco lavorano, invece, 4.481 persone che producono modelli di grande successo come la gamma Panda. Il nome storico della fabbrica Fiat napoletana è Alfasud di Pomigliano ma dal 2008 lo stabilimento è stato intitolato al grande filosofo partenopeo Giambattista Vico.

Fabbriche Stellantis, alla Sevel 6.200 dipendenti

I dipendenti del mondo automotive di Stellantis comprendono anche gli addetti della Sevel di Atessa. Sono 6.200 e producono veicoli commerciali. Anche questa fabbrica è stata impattata pesantemente dalla mancanza di chip nel 2021 e ha subìto, in diversi periodi, la cassa integrazione. Lo stabilimento Stellantis Sevel di Chieti, posizionato tra i comuni di Atessa e Paglieta, è il più grande stabilimento di veicoli commerciali leggeri d’Europa. Qui si producono i modelli Fiat Ducato, Citroën Jumper e Peugeot Boxer.

I dati si riferiscono al: 2021

Fonte: European Automobile Manufacturers’ Association

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