Ha ripagato 119,5 miliardi, ora è a 1.914 miliardi, il 62% del Pil. A pagare sono stati i comuni
La tabella qui sopra rappresenta l’evoluzione del debito pubblico tedesco negli ultimi 3 anni, dal primo trimestre del 2016 all’ultimo del 2018.
Cala il debito pubblico tedesco
E’ una storia di successo a quanto pare, soprattutto se paragonata a quanto accaduto nel resto del Continente e specie nei Paesi mediterranei, come il nostro. L’ultimo dato disponibile, quello fa riferimento al 31 dicembre 2018, risponde alla domanda: a quanto ammonta il debito pubblico tedesco? Esattamente si tratta di 1.914 miliardi e 261 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 2.033 miliardi e 814 milioni di fine marzo 2016. Significa un taglio del debito pubblico tedesco del 5,9% e, cioè, di 119 miliardi e 553 milioni. Di fatto dal terzo trimestre del 2016 vi sono stati solo dei decrementi dell’ammontare del debito totale.
Come è formato il debito pubblico
Il grafico sopra mostra, come detto, il totale del debito pubblico tedesco, ma esso, ovviamente, è la somma dei “debiti pubblici” di diverse amministrazioni ed è formato da diversi strumenti. Il principale, come per l’Italia, sono i titoli di Stato, i Bund, corrispondenti dei nostri Btp. Questi ammontano, nel caso tedesco a 1.520 miliardi e 679 milioni di euro a fine dicembre 2018, in diminuzione del 3,1% rispetto al 31 marzo 2016.
E poi vi è il debito verso il settore privato non espresso in titoli. Sono per esempio i classici crediti verso lo Stato delle imprese. E sono questi che più di tutti sono crollati, anche se già rappresentavano una minoranza del debito totale. Si è passati dai 464 miliardi e 19 milioni del marzo 2016 ai 393 miliardi e 582 milioni del dicembre 2018, per un calo del 15,2%
La composizione del debito tedesco
Nel caso tedesco poi il debito può essere suddiviso anche tra debito federale, quello dei lander, ovvero degli Stati, come Baviera o Sassonia, per esempio e quello dei comuni. Ecco il grafico che mostra l’andamento del debito delle amministrazioni pubbliche tedesche senza il dato sul debito della sicurezza sociale (la nostra Inps, per intenderci) il quale ammontava, a fine 2018, a (appena) 400 milioni di euro dai 493 del primo trimestre del 2016.
Quello federale, cioè il debito pubblico tedesco attribuibile allo Stato centrale, è chiaramente il più importante, ammonta a 1.213 miliardi e 435 milioni, circa il 63% del totale. Ed è diminuito rispetto al primo trimestre del 2016 del 5%.
In particolare ad essere crollati, del 28,5%, sono i crediti privati, mentre il grosso del debito, quello in Bund, è sceso solo del 3,2% (38 miliardi e 397 milioni) ma con uno scatto di 16 miliardi in meno solo nell’ultimo trimestre.
Vi sono poi il lander, che sono veri e propri Stati federali con poteri più simili a quelli degli Stati americani che a quelli delle regioni italiane a statuto ordinario. Il loro debito è una parte importante di quello totale: ammonta a 570 miliardi e 708 milioni, ed è diminuito più della media, del 6,9%. Anche in questo caso soprattutto grazie al rilevante calo, del 13,1%, dei debiti verso il settore privato, ovvero le aziende.
Il risanamento dei conti
Anche in Germania come in Italia il risanamento dei conti pubblici ha gravato più sulle spalle degli enti locali che su quelle del governo centrale. E lo si nota anche osservando l’andamento del debito pubblico tedesco attribuibile ai comuni. Che è poco in valore assoluto, solo 129 miliardi e 718 milioni di euro, ma è diminuito più di tutti nel periodo analizzato, del 9,4%.
E’ quasi tutto costituito da debito verso i privati, che è infatti sceso del 10,1%, mentre molto poco, 2 miliardi e 914 milioni, è fatto di titoli comunali. Ebbene, qui si trova l’unico segno più, un +40,4%, dovuto al maggior uso di questo strumento da parte dei comuni tedeschi per auto-finanziarsi visti gli sforzi del governo centrale per ridurre il debito pubblico tedesco.
Il debito pubblico tedesco e italiano
Nel complesso, nonostante la popolazione di 22 milioni maggiore e il Pil quasi il doppio del nostro, la Germania ha un debito che è minore di quello italiano di circa 400 miliardi. In rapporto al Pil è meno del 62% contro il previsto 132% circa del nostro Paese. Non siamo mai stati così diversi.
I dati si riferiscono al: 2019
Fonte: Destatis
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