Le imprese non sono gli unici soggetti che non riescono a restituire i prestiti delle banche
Gli ultimi dati della Banca d’Italia sulla situazione finanziaria del Paese mostrano dati piuttosto preoccupanti non solo per il livello del debito italiano, ma anche per quello dei debiti delle famiglie italiane.
I debiti delle famiglie italiane che non rientreranno
Banca d’Italia, sulla base dei bilanci degli istituti di credito, indica in 53 miliardi l’esposizione lorda delle banche verso le famiglie che è a rischio, cioè di difficile recupero. L’esposizione netta è, invece, di 30 miliardi e su questi, per avere un quadro reale, occorre concentrarsi. Ebbene, su 30 miliardi di esposizione finanziaria a rischio ben 16 sono sofferenze vere e proprie, cioè soldi che le banche hanno già messo in conto di non riuscire più a recuperare. Esattamente come succede gli Npl (Non Performing Loans) delle imprese.
Il fatto è che a fronte di questo livello di sofferenze le garanzie personali in possesso delle banche ammontano solo ad un miliardo. Significa che anche se le banche escutessero tutte le garanzie che hanno ottenuto al momento della concessione del prestito, queste non coprirebbero che un sedicesimo delle sofferenze nette le quali, quindi, finiranno per gravare sui bilanci come vere e proprie perdite.
I dati si riferiscono al: 31 dicembre 2016
Fonte: Banca d’Italia
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