L’impennata del 2015: 33 attacchi pianificati e 35 stragi compiute da cellule isolate
L’attacco del lupo solitario al Parlamento di Londra, quello che si è fatto esplodere a Manchester e, ieri sera, i due attentati, uno al London Bridge e l’altro al Borough Market, non sono, purtroppo, delle novità. Anche al mercatino di Natale di Berlino in dicembre e prima ancora a Nizza il terrore è arrivato per colpa di lupi solitari. Il grafico mostra, dal 2004 al 2015, il numero di attacchi terroristici di gruppo (rosso) e quelli dei lupi solitari (arancione).
London Bridge, l’ultimo assalto dei lupi solitari
Secondo gli esperti, è Internet che rende più facile per i terroristi non solo la diffusione di materiale di propaganda estremista ma anche il reclutamento di cellule solitarie, individui estremisti ma già inseriti nel tessuto sociale del paese che dovranno colpire.
Insomma, grazie a Internet l’Isis recluta direttamente il terrorista sul campo. E viceversa: è più facile anche per i fanatici di tutti i paesi trovare sul web i contatti, le info e gli strumenti utili per preparare l’attacco.
Come è cambiata la tattica di Al Qaeda
Ma l’aumento degli attacchi che hanno visto protagonisti i lupi solitari è anche una conseguenza del cambiamento di tattica di Al Qaeda, che dopo la morte di Osama bin Laden nel 2011 ha invitato i musulmani nei paesi occidentali a commettere stragi in prima persona, agendo anche in solitaria nei loro paesi di residenza.
I dati si riferiscono al: 2004 – 2015
Fonte: Parlamento Europeo
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