In Italia ci sono 1.784 detenuti all’ergastolo

Sono cresciuti senza sosta fino al 2019. Adesso in 203 sono al 41 bis

Fine pena: 31/12/9999. Si fa prima a dire: “Fine pena: mai”. Il senso delle due formule riportate sui certificati di detenzione dei condannati all’ergastolo in Italia è lo stesso: indicare che, salvo eccezioni, per il condannato le porte del carcere sono destinate a non aprirsi mai più. Proprio ieri è stata confermata in ultima istanza la condanna all’ergastolo per Ratko Mladic, il boia di Srebrenica. Lo ha stabilito il Tribunale dell’Aja.

Quanti sono i condannati all’ergastolo in Italia

Ma quante sono le persone che sono all’ergastolo in Italia? Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sono 1.784 (i dati sono aggiornati al 2020). Come si può vedere nel grafico in alto, il numero degli ergastolani (non quello delle condanne) è sempre cresciuto a partire dal 2006 con un solo rallentamento tra il 2012 e il 2014.

Che cos’è l’ergastolo ostativo

Negli ultimi mesi si è parlato spesso dell’ergastolo ostativo. Che cos’è? A differenza del comune ergastolo non permette che il detenuto ottenga determinati permessi come, ad esempio, il lavoro esterno, i permessi premio, la liberazione condizionale, la semilibertà e le misure alternative alla detenzione. Questa misura, però, è stata considerata contraria, almeno in alcune sue parti, sia ai principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sia alla Costituzione italiana. Prima la Corte europea dei diritti umani poi la Corte costituzionale, nell’aprile scorso, hanno invitato i legislatori italiani a rivedere la legge.

Quando è previsto, per il momento, l’ergastolo ostativo?  Solo nel caso di omicidio volontario, aggravato con l’associazione mafiosa, in assenza di collaborazione con la giustizia. Non a caso, tra i detenuti al 41 bis, il regime di carcere duro previsto per i reati di mafia, sono condannati all’ergastolo in 203.

Ergastolo in Italia

Possiamo vedere anche quante sono le sentenze di condanna definitiva all’ergastolo sul totale: sono lo 0,1% (secondo i dati Istat del 2018, gli ultimi disponibili). Proviamo a suddividere le condanne in base alla pene: il 14,8% riceve solo una multa, il 30,9% meno di un anno di reclusione, il 19,7% tra 1 e 2 anni di reclusione, l’11,8% tra i 2 e i 5 anni di reclusione, il 2,1% tra i 5 e i 10 anni e lo 0,6% oltre i 10 anni.

Quanto dura l’ergastolo in Italia

In realtà l’ergastolo in Italia non dura tutta la vita dalla data della condanna. Il motivo è semplice: se così fosse si andrebbe in contrasto con l’articolo 27 della Costituzione secondo il quale la reclusione deve puntare alla riabilitazione del condannato. La condanna non è, quindi, una punizione, secondo la lettera della Costituzione, ma un periodo di tempo durante il quale la persona viene rieducata per poi tornare alla vita civile. Questo è uno dei motivi per il quale l’ergastolo in Italia è escluso per i minorenni.

Dopo 26 anni di carcere si può ottenere la condizionale

Inoltre esistono varie possibilità per ottenere una riduzione della pena o delle agevolazioni. Innanzitutto dopo 26 anni è possibile chiedere e ottenere la libertà condizionale. Sempre dopo 26 anni la pena dell’ergastolo in Italia può esser ridotta per buona condotta del condannato ciò significa che ogni 6 mesi di reclusione la persona è come se “guadagnasse” 45 giorni di sconto della pena e, in questo modo, gli anni da attendere prima di fare richiesta della libertà condizionale non sono 21 ma 26. Sempre in caso di buona condotta.

La semilibertà durante l’ergastolo

Inoltre dopo i primi 10 anni trascorsi in carcere si possono chiedere ed ottenere dei permessi premio che permettono di trascorrere alcuni giorni all’esterno del carcere. Dopo 20 anni si può ottenere anche la semilibertà allo scopo di permettere alla persona, ad esempio, di lavorare durante il giorno fuori dal carcere per poi tornare per trascorrervi la notte.

Chi condanna alla pena dell’ergastol0

Trattandosi del massimo della pena alla quale una persona può essere condannata in Italia, è il massimo organo giudiziario a comminarlo, cioè la corte d’Assise che è composta da due giudici togati e da 6 giudici popolari estratti a sorte in apposite liste di cittadini che si sono resi disponibili ad offrire il proprio tempo per questo servizio. L’ergastolo viene comminato in casi talmente particolari e in presenza di reati talmente gravi (omicidio, omicidio premeditato, strage, per esempio) che la pena non va mai in prescrizione, così come, ovviamente, anche il reato. Questo significa che se un condannato all’ergastolo sfugge alla sentenza per anni nel momento in cui viene catturato deve scontarla per intero, senza sconti se non quelli già citati.

I dati si riferiscono al: 2020

Fonte: Ministero della Giustizia

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