Vaccino, l’Italia avrà il 13,5% delle dosi Ue

Abbiamo già speso 94 milioni di euro. A che punto siamo con le sperimentazioni?

Lo chiamano il “nazionalismo dei vaccini“. In altre parole: la corsa selvaggia dei Paesi ad accaparrarsi più dosi possibile del vaccino anti coronavirus. Sarebbe uno scenario da evitare, certo. Il rischio, ovviamente, è che qualcuno resti senza vaccino di fronte alla pandemia: Oxfam ha stimato che il 60% della popolazione mondiale fino al 2022. Intanto, i mercati volano con estrema fiducia negli annunci delle multinazionali. Un dato: solo a settembre il valore del Nasdaq Biotechnology Index, l’indice che rappresenta l’andamento sui mercati delle principali aziende di biotecnologie americane è cresciuto del 37,2% rispetto a marzo 2020.

Vaccini, quante dosi abbiamo già acquistato?

Ma veniamo ai dati ufficiali e a quel che sappiamo di certo sugli acquisti di dosi di vaccino dell’Unione europea e, quindi, dell’Italia. Sì, perché l’Ue si è mossa in blocco. L’Europa ha già opzionato 200 milioni di dosi del vaccino di Pfizer (nel grafico in alto si possono vedere i risultati dei trial dei vaccini più avanti nelle sperimentazioni). L’Italia ha diritto al 13,5 per cento dei vaccini acquistati dall’Unione Europea e fino ad oggi il nostro paese ha speso oltre 94 milioni di euro “che è la quota che l’Unione Europea ha chiesto all’Italia per acquisire i vaccini che sono stati finora predisposti”, come ha ricordato Domenico Arcuri, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, in audizione in Commissione bilancio.

Il commissario ha detto inoltre che non spetta a lui stabilire a quali categorie andrà prima il vaccino, ma si tratta di una scelta politica che spetta al governo. Secondo Arcuri, però, sono da prendere in considerazione “il livello di esposizione al contagio delle categorie e il livello di fragilità”. Il governo stima anche che ci debba essere un punto di somministrazione e forse di conservazione del vaccino ogni 20-30mila cittadini, se vogliamo farlo in un tempo rapido”.

Vaccini, i risultati dei test clinici

Sono quattro in tutto i vaccini per i quali abbiamo i risultati della terza fase dei trial clinici. L’ultima ad annunciare i dati è stata Astra Zeneca, la multinazionale svedese che collabora con Oxford. E’ stata annunciata un’efficacia del 70% e il costo per dose è, per ora, il più economico: 2,80 euro. Per ora si tratta soprattutto di comunicati stampa e i dati forniti non sono certo completi. Ma, guardando il grafico in alto, si ha un’idea dello stato dell’arte della corsa al vaccino che a settembre contava in tutto 212 test clinici in tutto il mondo.

Fonte: Ue 

Ultima modifica: 24 novembre 2020 

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