Le famiglie italiane spendono 2.563 euro al mese

Crescono i consumi (al netto dell’inflazione). La casa pesa 898 euro. In carne si spendono 94 euro

Aumenta la spesa delle famiglie. Tra il 2016 e il 2017 si è passati da 2.524 euro a 2.563 euro al mese: l’1,6% in più rispetto al 2016 e il 3,8% in più rispetto al picco negativo degli ultimi anni che si è registrato nel 2013.

La spesa delle famiglie nel 2017

Il risultato è più che positivo: segno che la ripresa economica si fa sentire non solo nei fatturati delle imprese ma anche nei portafogli dei consumatori. Eppure il livello della spesa delle famiglie raggiunto l’anno scorso è ancora inferiore rispetto a quello del 2011 quando era di 2.640 euro al mese. Inoltre occorre considerare un altro fattore e, cioè, l’inflazione. Considerando, infatti, che nel 2017 l’inflazione è stata pari all’1,2% (rispetto al -0,1% del 2016) l’incremento di spesa in termini reali subisce un rallentamento.

Quanto se ne va nella casa

Il grafico qui sotto riporta la spesa delle famiglie suddivisa per i beni acquistati: alimentari prima e non alimentari poi.

La prima è stimata dall’Istat in 457 euro mensili (+2% rispetto ai 448 euro del 2016) e quella per carni resta la componente più importante: 94 euro al mese. Le spese per vegetali aumentano del 4,2%, quelle per frutta del 3,8%, salendo rispettivamente a 63 euro e a 43 euro mensili.

Ma il grosso della spesa delle famiglie è quella non alimentare: 2.107 euro al mese e, come sempre, quella che in assoluto pesa di più sul portafoglio delle famiglie è la spesa per la casa che, però, è in calo: dai 902 euro del 2016 si è passati a 898 euro. In questo dato sono comprese le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria, acqua elettricità e gas. L’altra spesa non alimentare più consistente è quella per i trasporti (290 euro). Crescono dell’8% anche le spese per i servizi sanitari e la salute.

Naturalmente permangono enormi differenze tra le vaie aree del Paese: sia tra città metropolitane e province sia tra Nord e Sud, sintomo di una crescita niente affatto omogenea. L’anno scorso, in effetti, il differenziale di crescita tra Nord e Sud si è rivelato il più ampio degli ultimi anni, come Truenumbers ha spiegato in questo articolo.

I dati si riferiscono al: 2016-2017

Fonte: Istat

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