Sanzioni economiche alla Russia, ecco chi ci ha guadagnato

Tutti i Paesi Ue hanno perso quote di export. Quelli russofoni meno. Serbia +152%

Ma chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso a causa delle sanzioni economiche imposte dall’Unione europea alla Russia a partire dal marzo 2014?

Lo stop dopo il caso della Crimea

Le sanzioni economiche sono state imposte a Roma da Bruxelles come reazione alla crisi dell’Ucraina. Ovvero all’annessione della Crimea alla Russia. Bruxelles ha interpretato quel conflitto come causato, voluto e proseguito da Mosca e, come reazione, ha imposto sanzioni economiche che hanno riguardato anche restrizioni all’export verso il Paese di Putin.

Ma non tutti i Paesi europei, che hanno adottato quelle misure, ne hanno sofferto in modo uguale. E, c’è anche ci ha guadagnato.

Perché la Ue ha deciso le sanzioni economiche

Il grafico sopra mostra l’andamento delle esportazioni verso la Russia delle principali economie dell’Europa occidentale a confronto con le esportazioni di altri Paesi più vicini, anche geograficamente, a Mosca e che non fanno parte dell’Unione europea e, quindi, non hanno adottato le sanzioni decise da Bruxelles. I dati si riferiscono al primo semestre del 2013, 2014 e 2015 mentre per il 2016 è indicato anche il secondo semestre.

Ebbene, come si vede un po’ tutti hanno sofferto per le sanzioni. Nel primo semestre del 2013 le esportazioni di un po’ tutti i Paesi mostravano segni positivi, cioè di crescita. E questo vale anche per l’Italia che aveva segnato un buon più 11,9%. Poi, a marzo 2014, arrivano le sanzioni ed ecco che, sempre per quanto riguarda l’Italia, l’export inizia a crollare fino a raggiungere un drammatico -42% nel primo semestre del 2015.

Il boom economico della Serbia

Tutti, in Europa occidentale, soffrono, ma i Paesi che non fanno parte dell’Unione, soffrono meno. Ad esempio la Serbia, che nel primo semestre del 2016 ha visto le sue esportazioni crescere del 152%. Oppure la Macedonia, più 62% o anche l’Armenia, più 92%. Meno beneficiata dal calo dell’export dall’Europa è stata la Turchia che ha visto calare le sue esportazioni verso il PAese di Putin esattamente come i Paesi occidentali. Anche se in misura minore.

I dati si riferiscono al: 2013-2016

Fonte: Commissione europea

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