Chi è contro il matrimonio gay dice che la priorità sono altre. E’ vero? Ecco i numeri veri
Una delle argomentazioni di coloro che parteciperanno al Family Day il 30 gennaio a Roma per chiedere il ritiro del Ddl Cirinnà sulle unioni civili per le coppie omosessuali, è che la priorità per il governo dovrebbe essere un’altra: la riduzione delle tasse sulla famiglia.
Quante tasse sulla famiglia
Secondo loro il motivo della richiesta delle unioni civili (equiparate o meno al matrimonio) è che solo così le persone omosessuali possono accedere ai benefici fiscali di cui godono le famiglie. E’ così?
La tabella qui sopra è tratta dal rapporto Ocse 2015 sui sistemi fiscali del mondo. In particolare questa mette a confronto le tasse sulla famiglia e le tasse che gravano su un single. L’Ocse ha preso in considerazione una famiglia composta da padre, madre e due figli nella quale ci sia un solo percettore di reddito. Il risultato è che le tasse sulla famiglia (l’Ocse parla di “cuneo fiscale” ) in Italia si portano via il 39% del reddito della famiglia rispetto al 48,2% del reddito di un single. Tra il 2013 e il 2014 questo peso fiscale è peraltro aumentato dello 0,5% per quanto riguarda la famiglia e dello 0,4% per quanto riguarda i single.
Considerano il peso fiscale sulla famiglia-tipo, l’Italia è quarta tra tutti i Paesi Ocse dopo Grecia, Belgio e Francia. Sarà anche per questo che sono così numerose le famiglie italiane a rischio di cadere in uno stato di indigenza.
I dati si riferiscono al: 2013-2014
Fonte: Ocse
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Un figlio non fa perdere il lavoro
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