L’occupazione femminile in Italia è “pubblica”

Nella Pa sono al 56%. Nella Magistratura +10% in 10 anni ma calano le dirigenti

La tabella in apertura mostra come nel 2017, anno dell’ultima rilevazione disponibile, si divideva per generi il personale della Pubblica Amministrazione, confrontando i dati con quelli del 2008.  Nel giro di 9 anni l’occupazione femminile in Italia è aumentata soprattutto nella pubblica amministrazione toccando il  56% del totale. Ma se la Pa è sempre più femminile non altrettanto si può dire di tutti i comparti che la compongono. E’ nella magistratura, quella ordinaria dipendente dal ministero della Giustizia, che l’occupazione femminile in Italia è aumentata maggiormente, di ben il 10,2% (dal 42,2% al 52,4%). Le quote rosa crescono anche nella magistratura militare, in cui rappresentano comunque una minoranza.

Occupazione femminile in Italia, i prefetti rosa sono il 58%

Sale del 7,1% anche la percentuale di donne nella carriera penitenziaria, e del 7,6% nel Ministero del lavoro. La carriera prefettizia cresce del 7,8%, dove ora il 57,9% dei posti è occupato da donne. Nel campo dell’istruzione, poi, il dominio femminile è non solo confermato, ma anche rafforzato: il 79% del corpo insegnante, infatti, è donna. Le donne sono sotto il 10% solo in pochi comparti, di fatto solo nelle forze armate, dipendenti dai vari ministeri. Ma a proposito di occupazione femminile in Italia, quante sono le donne dirigenti? Lo vediamo nella tabella qui sotto.

Sono ancora in minoranza, il 46,2%, ma sono aumentate più della media. Nel 2008 erano solo il 39,2%. In particolare vi è stato un grande incremento della percentuale femminile nel ministero del lavoro, dove ora le dirigenti sono il 68,3%, contro il 41,1% di 9 anni prima. Oggi in metà dei comparti più del 50% dei dirigenti è donna, ma nel 2008 questo si verificava solo nel Ministero per i Beni Culturali, che oggi è invece tra le poche realtà in cui ora la proporzione di dirigenti di sesso femminile è in calo. Al contrario ci sono grandi aumenti all’interno del ministero dell’ambiente (+17,5% la percentuale di donne), in quello della giustizia (+14,2%), e dell’istruzione (+13,4%). Segno meno per gli Esteri, dove la proporzione di donne dirigenti è calata del 14,3%.  Al Ministero delle Infrastrutture, invece, le donne dirigenti sono ancora molto poche, solo il 25,4%.

Solo l’1,5% delle donne ha meno di 40 anni

Un tema molto importante per il settore pubblico è quello l’invecchiamento dei dipendenti, ed è un punto che riguarda particolarmente le donne, ancora più vecchie degli uomini nella PA.

La percentuale delle donne nella pubblica amministrazione che avevano meno di 40 anni nel 2017 era solo dell’1,5%, una cifra che rappresenta calo rispetto al 2,4% del 2008, come vediamo nel grafico che segue. Era invece del 7,2% la proporzione di uomini nella stessa fascia d’età. Il gap è determinato soprattutto dalla grande preponderanza di uomini tra i soldati e i poliziotti, che sono generalmente più giovani degli altri dipendenti statali.

L’occupazione femminile in Italia e la pubblica amministrazione

In generale vi è un calo della proporzione di donne giovani e un aumento di quelle over 60, che passano dal 7,4% al 18,4% del totale delle donne occupate nello Stato. L’incremento dei più anziani tra gli uomini è inferiore: dal 5,6% si passa al 10,6%. Questo fenomeno si può leggere, in parte, come uno degli effetti della legge Fornero e del blocco del turnover, in vigore per molti anni. Il dato sugli under 30 è causato dalla grande diminuzione delle giovani donne impiegate in polizia e nelle forze armate che rientrava in quella classe di età, per esempio nel 2008 le donne soldato erano per il 92,9% sotto i 30 anni, nel 2017 si è scesi al 48,6%. Mentre nella carriera prefettizia le donne over 60 sono cresciute dl 4% al 31%

Le dirigenti sono più anziane

A invecchiare sono anche le dirigenti.  Le donne dirigenti che hanno tra i 30 e i 44 anni sono calate dal 19,7% all’11,8%; quelle tra i 45 e i 59 anni sono cresciute dal 62% al 65,8% del totale; infine, quelle sopra i 60 anni  sono passate dal 18,3% l 22,4%. Ma è presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che vi è stato il maggior crollo delle donne dirigenti giovani, sotto i 44 anni, scese dal 37,9% del totale al 3,1%. Tra gli uomini i dirigenti giovani sono anche meno, ma sono calati in misura minore.

E’ al Ministero dell’Istruzione che le dirigenti più giovani sono cresciute di più e in modo netto, passando dal 4,9% al 24,2%. Ed è invece al Ministero della Difesa che la proporzione di dirigenti di sesso femminile con più di 60 anni è maggiore, il 47,1%. Nel 2008 era pari al 19,4%. Il panorama dell’occupazione femminile in Italia nella pubblica amministrazione, comunque, è molto sfaccettato: ci sono ministeri in cui la percentuale di dirigenti donna sopra i 60 è invece diminuita, e non di poco. Al Ministero dei Beni Culturali è passata dal 33,1% al 9,6%, in quello degli Esteri dal 47,8% al 20%.

Ma si tratta guarda caso di due ministeri in cui invece la percentuale di donne dirigenti in generale è in decremento. Sostanzialmente è probabile che dopo il pensionamento di alcune dirigenti anziane non vi sia stata una corrispondente sostituzione con altre più giovani. La percentuale di dirigenti uomini con più di 60 anni è invece in calo. Nello Stato, quindi, ci sono sempre più donne, insomma, ma sono più avanti con l’età.

I dati si riferiscono al: 2008-2017

Fonte: Ragioneria Generale dello Stato

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