Sono finiti gli investimenti in opere pubbliche

Ecco come (non) vengono spesi i 624 milioni stanziati dal governo per quest’anno

Gli investimenti in opere pubbliche in Italia sono drammaticamente inferiori ai livelli pre crisi. In particolare, nel settore delle costruzioni se è vero che il valore aggiunto è rimasto sostanzialmente stabile nel Mezzogiorno e ha registrato un moderato aumento nel Nord Ovest, ha però continuato a calare nel Nord Est e al Centro.

Risultato? Il grafico parla chiaro. Rispetto al 2015 il valore dei bandi per le opere pubbliche nel 2016 è sceso del 15,9%. Come mai? In parte perché è diminuito il numero delle opere pubbliche appaltate: -9,5% in un solo anno. Negativi anche tutti gli altri indicatori: -2,4% il valore della produzione, -12,4% le nuove abitazioni.

Gli investimenti in opere pubbliche crescono solo nel Nord-Est

Il grafico mostra l’andamento degli appalti nei distretti italiani. Il Nord est traina per valore aggiunto dei bandi: + 60,5%. Nel Nord ovest, invece, cresce il numero di gare (+17,1%) ma scende il loro valore (-10,8%). Tutti segni negativi, invece, al Sud e nelle Isole, mentre in centro Italia cresce solo il numero di appalti (+6,8%) ma diminuisce l’importo delle cifre investite (-24,2% il valore nel 2016 rispetto al 2015).

Ma senza investimenti in opere pubbliche, la crescita dell’economia italiana non riesce a stare al passo di quella, più forte, che si nota nel resto d’Europa. Lo dice anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: gli investimenti in opere pubbliche sono in sofferenza perché “la dinamica continua a essere condizionata dai limiti della macchina pubblica che deve migliorare per essere di sostegno alla crescita”. Basta guardare quanto tempo serve in Italia per terminare un’opera pubblica. E siccome i tempi sono biblici, finisce che l’Italia è costellata di opere pubbliche incompiute.

I soldi per gli investimenti statali ci sarebbero

Eppure i soldi ci sarebbero, solo che non vengono spesi. Secondo l’Osservatorio congiunturale dell’Ance ci sono oltre 100 miliardi stanziati per i prossimi 15 anni, eppure quest’anno si spenderanno solo 150 milioni dei 624 preventivati: appena il 24% della cifra disponibile.

Qualche esempio? In Sicilia ci sono 142 opere incompiute a fronte di 416 milioni di euro già stanziati mentre in Puglia le opere incompiute sono 87, a fronte di 239 milioni già messi a disposizione.

Abbiamo 100 miliardi da spendere in opere pubbliche

L’associazione dei costruttori ha censito oltre 100 miliardi di euro stanziati dal governo con le manovre economiche del 2016 e 2017 destinati ad essere spesi nei prossimi 15 anni in investimenti in opere pubbliche. Di questi, 33,5 fanno parte del mega Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale da 47 miliardi varato con l’ultima legge di Bilancio.

In questo fondo si sono, per dirne una, più di 3 miliardi per opere idriche, di cui guarda caso ci sarebbe estrema urgenza, e non solo a Roma. Eppure, come dicevamo, quest’anno si potranno spendere al massimo 150 milioni dei 624 preventivati.

I dati si riferiscono al: 2016

Fonte: Bankitalia

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