Roma, Marino va via ma restano i debiti

Nel 2010 il Comune scaricò sugli italiani 22,4 miliardi. Ce ne sono ancora 13,5 da pagare

Dopo le dimissioni del sindaco Ignazio Marino, i partiti sono già alla caccia di un candidato per le prossime elezioni al Comune di Roma, ma il vero problema irrisolto della Capitale (uno dei tanti, meglio dire) è il debito.

I debiti del Comune di Roma

Non quello del Campidoglio, ma quello che è stato scorporato dalla gestione ordinaria della città. In una società appositamente costituita nel 2010 giacciono, infatti, ancora buona parte di quei 22,4 miliardi che sono stati “estratti” dal bilancio del Campidoglio e attribuiti ad una società che si chiama “Gestione commissariale”.

Nella tabella è indicata quanta parte di quei 22,4 miliardi ancora grava sulle spalle degli italiani. Già, degli italiani, perché ogni anno lo Stato versa alle casse della Gestione Commissariale 500 milioni di euro per ripagare, piano piano, i creditori. A fine 2011 i debiti erano 18,4 miliardi; a fine 2012 erano 16,1; a fine 2013 erano 14,8; a fine 2014 erano 14 mentre al 31 luglio 2015 sono diventati 13 miliardi e 570 milioni.

I dati si riferiscono al: luglio 2015

Fonte: Gestione Commissariale del debito del Comune di Roma

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