Ministri del governo Draghi, 16 su 23 sono del Nord

Tutti i numeri: solo Luigi Di Maio e Andrea Orlando non sono laureati

Il governo Draghi che ha appena giurato al Quirinale probabilmente otterrà la fiducia più larga della storia è il 67esimo della Repubblica Italia dal 1946. Abbiamo cercato di capire, dati alla mano, qualcosa di più sui ministri del governo Draghi, ex presidente della Bce.

Da dove vengono i ministri del governo Draghi

Partiamo dalla provenienza geografica dei ministri del governo Draghi. Sedici ministri su 23 sono del Nord Italia. Ben 8 sono lombardi. Il Sud è nettamente meno rappresentato nel governo: Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Roberto Cingolani, Roberto Garofoli, Mara Carfagna e Roberto Speranza. Milano batte nettamente Roma: 4 a 1. I ministri che sono cresciuti in provincia di Milano e hanno studiato nella città meneghina sono: Marta Cartabia, Massimo Garavaglia, Paola Messa e Giancarlo Giorgetti. L’unico a rappresentare Roma è il ministro alle infrastrutture Enrico Giovannini. Parlando di Milano sono ben tre i ministri che hanno studiato all’università Bocconi: Giorgetti, Garavaglia e Colao.

Che cosa hanno studiato i ministri del governo Draghi

Siamo andati a vedere, per esempio, quanto e cosa hanno studiato i ministri. Come già accaduto in occasione di altri governi almeno in parte tecnici sono quasi tutti laureati. Su 23 membri dell’esecutivo ben 21 hanno fatto l’università, e in alcuni casi sono anche andati oltre trattandosi in diversi casi di professori universitari. Solamente due ministri, Luigi Di Maio agli Esteri, e Andrea Orlando al Lavoro, si sono fermati al diploma, dopo aver frequentato rispettivamente il liceo classico e quello scientifico.

Giurisprudenza o scienze politiche le lauree preferite

Parlando delle singole lauree, scopriamo che più di metà dei ministri, 13 su 24, ne hanno una in giurisprudenza o in scienze politiche. Nello specifico sono rispettivamente 8 e 5 i ministri che hanno fatto questi studi. Degli 8 che hanno studiato legge la metà sono donne, Stefani, Dadone, Gelmini, Carfagna, 5 sono i ministri politici, e 3 quelli tecnici. Tra questi ultimi naturalmente la costituzionalista Cartabia, alla Giustizia, e poi Lamorgese, agli Interni, e Garofoli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

ministri del governo draghi

Anche una matematica e un fisico nel governo Draghi

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare non solo tre su cinque ministri con laurea in scienze politiche sono politici di carriera. Fra loro ci sono infatti anche i tecnici Bianchi, all’Istruzione, e Franco, all’Economia. E la facoltà di economia hanno frequentato altri 5 membri del governo Draghi. Sono tutti uomini, e tra loro due tecnici, Colao, già Ceo di Vodafone, ora all’Innovazione, e Giovannini, alle infrastrutture. Tra i politici i leghisti Garavaglia e Giorgetti e il pentastellato D’Incà. Ci sono anche due laureati in discipline da cui meno frequentemente escono futuri politici, ovvero in matematica e fisica. E infatti se nel primo caso parliamo della renziana Bonetti, nel secondo si tratta di Cingolani, il neo ministro per la Transizione Energetica il fisico nel governo. Non manca poi un ingegnere, Patuanelli, che passa dallo Sviluppo Economico alle Politiche Agricole, e una laureata in Medicina, l’ex rettrice della Bicocca, ora al dicastero dell’Università Paola Messa.

Di Maio è il più giovane dei ministri del governo Draghi

Se negli studi in fondo non ci sono grandi differenze tra ministri tecnici e politici queste emergono quando parliamo di età. Il governo Draghi non è giovanissimo, l’età media è di 53,7 anni, escludendo il premier Draghi, che a 73 anni più vecchio di tutti i suoi ministri e soprattutto è il Presidente del Consiglio più anziano ad essere approdato a Palazzo Chigi.

E osservando quei ministri che si collocano al di sotto dell’età media notiamo come siano tutti politici, da Di Maio, il più giovane in assoluto con i suoi 35 anni, a Orlando, con i suoi 52 anni, a Bonetti e Carfagna. In 7 hanno tra i 40 e i 50 anni, 2 meno di 40. I ministri tecnici sono tutti più anziani. E questo in fondo non stupisce. Nel momento in cui la scelta di affidare un dicastero dipende da competenze e carriere di altissimo livello è normale che un certo cursus honorum sia raggiunto dopo i 50 anni. È il caso del 68enne Bianchi, dei 67enni Lamorgese e Franco, del 63enne Giovannini. Fa un po’ eccezione Renato Brunetta, politico, ma con i suoi 70 anni il più anziano tra i ministri.

I dati sono del 2020

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