Il 62% dei finanziamenti Ue nasconde una frode

Tra il 2014 e il 2016 i controlli sono stati 12.838: truffe per 1,5 miliardi. Arrestati in 71

Il nemico numero uno dei fondi europei sono i truffatori. Le frodi comunitarie ai danni dell’Unione europea sono purtroppo molto comuni e riguardano una buona parte delle risorse comunitarie messe a disposizione dei singoli Paesi.

Le frodi comunitarie in Italia

L’Ufficio valutazione impatto del Senato ha raccolto qualche interessante dato sulle frodi comunitarie ai danni dell’Unione in Italia. Tra 2014 e 2016, la Guardia di Finanza ha eseguito 12.838 controlli in tutto il paese, passando al setaccio circa 2,4 miliardi di contributi erogati dall’Unione europea.

Il grafico in apertura mostra i risultati raggiunti dalle Fiamme gialle. I militari hanno accertato irregolarità per contratti da quasi 1,5 miliardi di euro. Le colonne verdi mostrano il valore – al centesimo – delle frodi comunitarie accertate: 735.690.690 euro sono stati carpiti con l’inganno per attività di agricoltura o pesca; 751.108.120 euro sono imputabili invece a frodi comunitarie su fondi strutturali.

Sei contratti con frode ogni 10

Purtroppo per gli onesti, la Guardia di Finanza non ha potuto controllare tutti i contratti chiusi, ovviamente. Per questo è interessante notare le percentuali. Sul totale dei controlli effettuati, quante sono state le frodi comunitarie accertate? Tantissime: è irregolare il 62% dei contratti riguardanti l’agricoltura e la pesca e il 58% dei contratti per l’uso dei fondi strutturali.

I controlli qualche effetto lo hanno avuto. Il Senato ricorda che 5.521 persone sono state denunciate per truffa aggravata, malversazione e indebita percezione di risorse europee. Gli arresti sono stati 71. Sono state avanzate proposte di sequestro per 587,4 milioni di euro ed eseguiti provvedimenti cautelari per 196,2 milioni.

Contro le frodi comunitarie monitoraggio europeo

Forse troppo poco. Anche perché la possibilità di recuperare le risorse versate con l’inganno esiste: i dati segnalano la necessità di interventi più tempestivi per bloccare le erogazioni e recuperare i fondi in caso di criticità e malversazioni. Secondo il Senato, poi, per combattere le frodi comunitarie è indispensabile da parte dell’Unione procedere con un approccio strategico integrato. Per monitorare ovunque l’utilizzo dei soldi dei contribuenti.

Fonte: Ufficio valutazione impatto del Senato

I dati si riferiscono ai controlli della Guardia di Finanza tra il 2014 e il 2016

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