Finanziamenti al terrorismo: 100 condanne in Usa

finanziamenti al terrorismo

I numeri di chi è stato scoperto a dare soldi alle organizzazioni estremiste

Quasi tutti i Paesi del mondo hanno firmato, nel 2009 la normativa Aml/Ctf che sta per Anti Money Laundering / Counter Terrorism Financing. Si tratta di una serie di regolamenti che i firmatari si sono impegnati a rispettare, per evitare i finanziamenti del terrorismo. Tra questi c’è anche quello di riferire delle condanne inflitte a chi viene scoperto a dare soldi in modo illegale alle formazioni terroristiche internazionali.

Che cosa è “terrorismo”

Il problema principale è, però, che molti Paesi non considerano “finanziamento al terrorismo” se un individuo dà soldi a una persona legata a organizzazioni estremiste e questo è il motivo per il quale i dati ottenuti dal Fatf, l’organizzazione internazionale che si occupa di raccogliere e analizzare i dati sulle condanne, provengono solo da 33 Paesi, il 17% del totale.

I finanziamenti al terrorismo

Tra questi il maggior numero di condanne, 863 tra il 2010 e il 2015, le ha inflitte l’Arabia Saudita: questo non vuol dire che il Paese combatte più attivamente il finanziamento del terrorismo, ma che il finanziamento dei terroristi è, in Arabia Saudita, un fenomeno di massa.

Il dato, però, più preoccupante è che al secondo posto ci sono gli Stati Uniti: 100 condanne in 5 anni. In altre parole sono stati scoperte 100 entità, tra persone singole ed enti, che illegalmente procuravano soldi alle organizzazioni estremiste e, di fatto fornivano facevano parte di un vasto mondo opaco di finanziamento al terrorismo e questo potrebbe rinvigorire il vecchio sospetto di finanziamenti americani all’Isis.

Il ruolo dell’amministrazione americana sotto la guida di Barack Obama nel finanziamento dell’Isis è praticamente accertato, soprattutto per lo sguardo non ostile con il quale ha guardato la nascita di questa organizzazione.

Ma, d’altra parte, 100 condanne in 5 anni sono troppo poche per provare un legame stabile. Anche perché è in realtà il petrolio e il contrabbando i canali di finanziamento dell’Isis più consistenti.

I dati si riferiscono al: 2010-2015

Fonte: Faft

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