Vasia sarà premiato dallo Stato con 47.733 euro per mille abitanti
Negli ultimi anni la lotta all’evasione fiscale si è rafforzata principalmente grazie all’utilizzo dell’informatica, dell’incrocio dei database della Pubblica Amministrazione, alla fatturazione elettronica, all’approdo della tecnologia in strumenti come il “redditometro” e lo “spesometro”.
Ma un ruolo ce l’hanno anche gli incentivi. Il recentissimo cashback è un esempio noto, ma una sorta di cashback per i comuni è in vigore dal 2013. Le amministrazioni comunali devono gestire una parte importante delle dichiarazioni fiscali dei cittadini e possono confrontarli con database come quelli catastali, i registri immobiliari, quelli delle successioni, le utenze di luce e gas, i dati delle Camere di Commercio, le compravendite. E possono segnalare incongruenze, anche quando non riguardano le imposte comunali, ma quelle, ben più consistenti, dovute allo Stato. Se dall’accertamento emergono casi di evasione, il denaro recuperato spetta al comune, anche quello relativo a imposte statali.
Lotta all’evasione fiscale, i Comuni più bravi
Naturalmente questo lavoro implica un investimento di tempo e probabilmente denaro. I dipendenti comunali devono lavorare di più, andando oltre le normali attività, e solo pochi comuni effettuano controlli di tale tipo, dopo avere siglato un’intesa con lo Stato, 387 in tutto, solo il 5,1% del totale, normalmente quelli più grandi.
Ma ci sono anche piccole realtà che da tale ricerca attiva hanno tratto beneficio, con l’aiuto di un po’ di fortuna hanno scoperto casi di evasione che hanno fruttato entrate importanti in proporzione alle dimensioni del comune. È il caso dei primi due nella classifica (tra i 387 Comuni che hanno siglato l’intesa) di quelli che dovranno ricevere più erogazioni di denaro sulla base degli accertamenti del 2019. Il comune di Vasia, in provincia di Imperia, e quello di San Giovanni in Persiceto, in quello di Bologna.
A Milano solo 254 euro per 1000 abitanti
Nel primo caso arriveranno al paese di 390 abitanti dietro Imperia ben 18.615,9 euro, che sono di fatto 47.733 euro per 1000 abitanti. Una cifra importantissima se consideriamo che a Milano invece ne giungeranno solo 254, e a Roma 23,3, a causa dei numeri molto limitati dell’evasione recuperata.
Del resto è più facile che singoli casi di evasione scoperta incidano di più su paesi medio-piccoli. È anche il caso di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, che proprio minuscolo non è in realtà, con i suoi 28.254 abitanti. Ma riceverà ben 1.207.344,82 euro, più di tutti gli altri comuni italiani in valore assoluto, anche di Milano e Roma Una cifra che corrisponde a 42.731,82 euro per 1000 abitanti.
Dopo Vasia e San Giovanni in Persiceto a grande distanza viene uno dei pochi comuni del Sud che ha aderito a tale accordo, Villa San Giovanni, che incamererà 148.992,73 euro, ovvero 11.145,5 per 1000 cittadini.
A seguire vi sono quattro comuni emiliani e lombardi. Emilia Romagna e Lombardia sono le regioni con più comuni che si sono impegnati nei controlli contro l’evasione fiscale. Si tratta di Cellatica e Saviore dell’Adamello, in provincia di Brescia. Cui arriveranno 9.711,5 e 9,641,1 euro per 1000 abitanti, e poi Soliera, nel modenese, e Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, con 9.578,5 e 8.898,9 euro rispettivamente. E poi ancora Lovere, Scanzorosciate, San Paolo d’Argon, Basiglio, in Lombardia.
Il problema è che si tratta di gocce, sono stati recuperati così solo solo 7,8 milioni di euro nel 2019, una frazione minima di quella scovata in tutta Italia, che a sua volta è una parte limitata dell’evasione italiana stimata. La pandemia non favorirà l’emersione del nero, il governo prevede a causa delle difficoltà nell’attività di controllo un crollo delle entrate da recupero dell’evasione, che sarà di 7,9 miliardi quest’anno. E allora forse l’attività dei comuni, se più aderiranno a tale intesa, diventerà un po’ più importante.
I dati si riferiscono al 2019
Fonte: Ministero dell’Interno
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