Qual è (davvero) durata dei processi civili in Italia

Si arriva a 1.000 giorni. La media è più bassa ma comprende processi consensuali

Il grafico riporta la durata media effettiva dei processi in tribunale. Per durata effettiva si intende la durata misurata per ogni causa dalla sua origine fino alla sua conclusione, un  calcolo reso possibile dal sistema informatico del ministero che consente di immagazzinare i dati relativi a ogni causa gestita dal sistema giudiziario italiano. Passano quasi mille giorni, più o meno tre anni, dall’inizio di un processo alla sentenza. Eppure Renzi, durante una conferenza stampa del 3 maggio 2016, aveva detto che “in base agli ultimi dati, il tempo di attesa medio per le sentenze di primo grado è passato da 498 a 367 giorni”. Chi ha ragione? Qual è la durata dei processi? Dipende da quali dati si prendono in considerazione. Ecco la spiegazione.

La durata dei processi civili

Un processo civile dura un anno e due giorni, proprio come diceva Renzi e come mostra il grafico qui sopra. Ma questa è una media e dentro questa media c’è tutto, dalle cause vere e proprie alle questioni che si sbrigano in poco tempo. Questo secondo grafico infatti riporta la durata di tutta l’attività svolta presso i tribunali, dai processi veri e propri, più lunghi, alle questioni che si risolvono più velocemente, come la volontaria giurisdizione, i decreti ingiuntivi, le separazioni e i divorzi consensuali. Il dato del 2016 è una stima fatta in base all’effettivo dato del primo semestre 2016 (390 giorni) corretto dalle previsioni fatte dalle stesso Ministero della Giustizia il 3 maggio 2016. Risultato: un anno.

La durata dei processi civili

Se però togliamo dal conto le categorie di affari a rapida lavorazione tipo la volontaria giurisdizione, i decreti ingiuntivi, le separazioni o i divorzi consensuali e lasciamo solo i “veri” processi, le cose cambiano. E si ritorna al nostro primo grafico, quello all’inizio dell’articolo. La durata dei processi civili più complessi infatti, quelli che normalmente vengono definiti come “contenzioso” e che riguardano la litigiosità ordinaria, il lavoro, le separazioni e i divorzi non consensuali o il contenzioso commerciale durano in media tre anni: 992 giorni per la precisione.

I dati si riferiscono al: 2016
Fonte: Ministero della Giustizia

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