Le cure omeopatiche aumentate del 25% nel 2020

Sono 10,2 gli italiani che ne fanno uso. Soprattutto donne. Ecco a cosa servono

Nell’anno della pandemia le cure omeopatiche continuano a crescere. A dirlo è l’ultima ricerca condotta da Emg Different, in collaborazione con Boiron, dal titolo “Gli italiani e l’omeopatia nell’anno della pandemia”. Secondo lo studio, l’utilizzo dei farmaci omeopatici è aumentato del 25%, mentre è il 20% della popolazione, cioè 10,2 milioni di italiani, a dichiarare di far uso di medicinali omeopatici abitualmente.

La medicina omeopatica in Italia

Nel 2018 erano 8,5 milioni, pari al 17% della popolazione. Un dato interessante soprattutto vista la rilevanza mediatica che il mondo farmaceutico sta occupando nell’opinione pubblica. Infatti, dal sondaggio risulta che al primo posto tra le motivazioni che fanno preferire questi medicinali a quelli convenzionali c’è il fatto che siano naturali, riconosciuto dal 40% degli utilizzatori. Solo il 28% li sceglie perché risultano efficaci. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i disturbi che vengono curati con le cure omeopatiche.

Cos’è l’omeopatia e che cosa cura?

L’omeopatia è una medicina naturale che utilizza sostanze provenienti dal regno animale, vegetale e minerale. Si fonda sul principio fondamentale di similitudine, secondo il quale un disturbo può essere guarito utilizzando una piccola dose di quella sostanza che, somministrata ripetutamente in un individuo sano, è in grado di provocare sintomi simili a quelli da curare. Infatti, per la medicina omeopatica, il sintomo è la migliore risposta che il malato riesca a dare allo stimolo prodotto dalla malattia. Gli altri semplici principi sui quali si basa la medicina omeopatica sono:

  • Individuazione del rimedio

A differenza della medicina cosiddetta “tradizionale”, l’omeopatia non punta a individuare la malattia di cui è affetto il paziente, ma punta a trovare il rimedio.

  • Piccole dosi 

Difficilmente la medicina omeopatica prescrive grandi quantità di medicine naturali. In realtà le cure avvengono attraverso l’assunzione di piccole, piccolissime dosi di sostanze in modo da stimolare in modo progressivo la risposta dell’organismo. Per questo i tempi di guarigione possono essere anche molto lunghi.

  • La legge di Hering

Con questo termine si individua l’iter che porta una persona dalla malattia alla guarigione.

Come funziona la medicina omeopatica

C’è da precisare, ovviamente, che le cure omeopatiche non sono in grado di trattare tutti i tipi di malattia, ma vengono utilizzate più per quei disturbi che si potrebbero curare con normali farmaci da banco. In pandemia, la richiesta ha subìto un’impennata a causa del rapido cambio di abitudini a cui siamo stati costretti e le cui conseguenze psico-fisiche sono proprio quelle che più generalmente si curano con l’omeopatia.

cure omeopatiche

Quando scegliere le cure omeopatiche?

Come riportato nel grafico sopra, il sondaggi di Emg Different fa emergere che il 51% dei pazienti utilizza cure omeopatiche per favorire le difese immunitarie. É la motivazione dominante per gli oltre 10 milioni di italiani che ne fanno uso. Di questi, invece, il 37% li utilizza in periodi di particolare stress e stanchezza, mentre il 26% per alleviare i disturbi che portano all’insonnia. Tra i sintomi per cui si ricorre più facilmente alla cura omeopatica, troviamo i problemi gastro-intestinali e quelli da raffreddamento, tipici dei cambi di stagione. Ma l’omeopatia è considerata dalla scienza un pratica senza fondamenti. Tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non la definisce una cura e non vede più benefici dei placebo. I medici si dividono sull’argomento, noi ci limitiamo a registrarne i consumi.

Le regioni dove si ricorre di più alla medicina omeopatica

Nel 2005, anno in cui fu l’Istat a condurre un sondaggio sulle cure omeopatiche, era il Trentino-Alto Adige la regione con la più alta percentuale di persone che ne facevano uso costantemente. Ad oggi, invece, è il Centro Italia l’aerea dove si registra un più alto tasso di consumo, soprattutto nella popolazione di sesso femminile tra i 35 e i 54 anni. Evidentemente è proprio il genere femminile quello ad aver risentito di più gli effetti del lockdown. Infatti, anche per quanto riguarda i problemi di insonnia e stress, sono le donne, ossia il 66% del campione, molto giovani (18-34 anni) a preferire fitoterapici e omeopatici.

 

I dati sono del 2020-21

Fonte: Emg Different

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