Consumi alimentari 2023, i giovani mangiano carne

Spendono 52 euro. Poi viene il pane (44,64 euro al mese). Bene frutta e verdura

Gli italiani tra i 18 e i 34 anni spendono la maggior parte dei soldi dedicati al cibo in carne. Al secondo posto delle loro preferenze c’è il pane e i cereali e al terzo posto (a sorpresa?) la verdura. E’ questo la classifica dei consumi alimentari dei giovani italiani nel 2023. O, meglio, della spesa. I dati sono dell’Istat e fotografano una generazione più “sana” di quella che ci si potrebbe aspettare con un importante consumo, in termini monetari, sia di verdura che di frutta e che si concede anche un po’ di pesce, tutti i mesi.

Quali sono i consumi alimentari dei giovani nel 2023

Vediamo, allora, in dettaglio a quanto ammonta la spesa mensile dei ragazzi (diciamo così) italiani tra i 18 e i 34 così come emerge dai dati dell’Istat. come abbiamo detto la maggior parte della spesa mensile se ne va in bistecche: 52,17 euro al mese. Al secondo posto pane e cereali, pasta compresa, per i quali spendono ogni mese 44,64 euro. Poi viene la verdura che assorbe una spesa mensile di 36,47 euro.

A seguire vengono i prodotti caseari come latte e formaggi per i quali i giovani italiani spendono 35,54 euro al mese. In frutta se ne vanno 22,27 euro e in pesce 20,96. Tutto sommato spendono poco in bibite e acqua, solo 15,55 euro, poco di più degli 11,22 euro che se ne vanno i dolci. Altri 10,49 se ne vanno in tè e (soprattutto) caffè. Le ultime due voci in classifica riguardano tutti gli altri prodotti non classificati (come, per esempio, le spezie o la passata di pomodoro) e gli oli e i i grassi (come il burro) per i quali si spendono solo 7,13 euro al mese.

I giovani e la dieta mediterranea

La dieta mediterraneo si compone soprattutto da frutta, verdura e cereali come pane e pasta. A vedere i dati dell’Istat sui loro consumi alimentari non sembrerebbe che i giovani siano “tradizionalisti” a tavola preferendo spendere di più per la carne che per frutta e verdura, che pure sono in classifica. Però è da sottolineare che quelli dell’Istat sono i dati sulla spesa monetaria e non sul consumo: significa che essendo frutta e verdura meno costose della carne, il fatto che siano nei primi posti nella classifica della spesa potrebbe significare che il consumo effettivo è superiore a quello della più costosa carne.

consumi alimentari 2023

Nella piramide dei prodotti che compongono una corretta alimentazione, infatti, dopo frutta, verdura e cereali, viene l’olio di oliva e i prodotti caseari. Poi legumi e pesce e, in cima (cioè se ne dovrebbe consumare poco) proprio la carne rossa e i dolci.

Quanta pasta mangiano gli italiani

La pasta è uno degli alimenti preferiti dagli itali, e su questo non si discute. In effetti i consumi, come dimostra anche il grafico sopra che riporta le rilevazioni Istat, sono tra i più alti del mondo. Un italiano mangia ogni anno almeno 23 chili di pasta e la sue preferenza è, non c’è bisogno di dirlo, per gli spaghetti, il formato più venduto in Italia (e probabilmente nel mondo). In Italia un piatto di pasta su cinque è preparato con gli spaghetti. Sembra molto, ma non lo è (siamo al 20%), perché nel mondo ben 1 piatto di pasta su 3 è fatto si spaghetti (il 33%).

Al secondo posto della graduatoria della pasta più venduta ci sono le penne e al terzo i fusilli. Fuori dal podio restano i rigatoni, mentre a seguire troviamo farfalle, linguine, lumachine, bucatini e mezze maniche. Chiudono la top ten le lasagne.

I dati si riferiscono al: 2023

Fonte: Istat

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