Nel bilancio di Milano più debiti di Napoli

I debiti a 9,4 miliardi, la liquidità a 3,2. I trasferimenti salvano i conti

A causa del Covid e del forte rallentamento di gran parte le attività economiche tutti i comuni italiani hanno dovuto rinunciare a una parte consistente degli introiti tributari. Tra questi anche il comune di Milano, dove l’Imu (Imposta municipale unica), la Tari (la tassa sui rifiuti), la Cosap (il Canone occupazione spazi ed aree pubbliche) hanno generato un gettito inferiore a quello previsto e a quello degli anni precedenti. La conseguenza è stata un’inevitabile diminuzione delle entrate e un incremento dei debiti.

Comune di Milano, Imu in calo

Questo è quanto risulta dall’analisi del bilancio del comune di Milano. Nello specifico dal bilancio consolidato, che unisce i dati dell’amministrazione comunale a quelli delle società nelle quali detiene quote, e dal rendiconto finanziario. All’interno di questi sono il conto economico e lo stato patrimoniale a dare un’idea di come sia lo stato di salute dei conti pubblici della città.

I numeri sui debiti del comune di Milano

L’infografica sopra si riferisce ai debiti del comune di Milano contenuti nel rendiconto finanziario, che non include i dati delle aziende partecipate. Emerge, innanzitutto, un dato apparentemente singolare: i debiti del comune di Milano sono superiori a quelli di Napoli, seppure di poco. Se questi ultimi hanno sfiorato i 5 miliardi nel 2020, quelli del capoluogo lombardo hanno superato tale soglia, raggiungendo la quota di 5 miliardi e 89 milioni.

Finito il risanamento del bilancio del comune di Milano

Si tratta di un aumento di 84 milioni rispetto al 2019, che segna la fine di quella fase di lento risanamento dei conti che aveva consentito una discesa dell’indebitamento negli anni precedenti. Nel 2013, infatti, i debiti erano di 5 miliardi e 522 milioni, e in sei anni la riduzione è stata dunque di di 557 milioni.

Alla base di questo calo sia una gestione di entrate e uscite che aveva consentito spesso degli avanzi, sia una rinegoziazione dei mutui bancari accesi in precedenza. Del resto la grande maggioranza dei debiti sono da finanziamento, 4 miliardi e 191 milioni di euro in tutto. Di cui un miliardo e 685 milioni sono prestiti obbligazionari, due miliardi e 501 milioni sono verso altri finanziatori e solo 4 milioni, circa, hanno altri enti pubblici come creditori.

Con la società partecipate i debiti arrivano a 9,7 miliardi

Il comune di Milano, come si è detto, ha quote, di maggioranza o meno, in molte società di grande importanza per i servizi che offrono alla cittadinanza. Tra queste l’Atm, ovvero l’Aziende dei traporti municipali, e poi Sea, che gestisce i servizi aeroportuali di Linate e Malpensa, e A2A, multiutility nel settore dell’energia, di cui il comune ha il 25% delle azioni.

Il bilancio delle partecipate del comune di Milano

Nel bilancio consolidato del comune di Milano, a differenza che nel rendiconto finanziario, sono incluse anche attività e passività di tali imprese. Questo fa in modo, per esempio, che, comprendendo quelli di queste aziende, i debiti passino da 5,1 a 9,7 miliardi. Questo sarebbe, quindi, il loro ammontare totale se considerassimo il comune come un gruppo, una holding.

Le società partecipate del comune di Milano aggiungono, nello specifico, ben 3 miliardi e 134 milioni di debiti finanziari. E a causa loro lo stock complessivo (quello, appunto, di comune più partecipazioni) è aumentato tra 2019 e 2020 di ben un miliardo e 248 milioni di euro. La responsabilità principale, secondo quanto pubblicato nel bilancio consolidato, è dell’ingresso nei conti dei numeri della società M4,  quella responsabile della costruzione, e in futuro della gestione, della nuova linea della metropolitana.

comune di Milano Imu

Atm ha incassato 308 milioni in meno di quanto previsto

Naturalmente il controllo di alcune aziende o la partecipazione alla compagine societaria di altre hanno anche un aspetto positivo. Perché il Comune di Milano incorpora le loro attività nelle proprie, in termini di immobilizzazioni, crediti, liquidità. E nel conto economico include anche parte delle loro entrate. Che sono una componente importante del bilancio, perlomeno negli anni migliori.

Non è naturalmente il caso del 2020. Quando il calo delle entrate è stato provocato anche dalla riduzione degli introiti di Atm, per esempio, che ha fatto mancare in cassa ben 308 milioni rispetto a quanto stimato nel nel bilancio preventivo del comune di Milano. L’uso dei mezzi pubblici, del resto,  è crollato l’anno scorso sia per il lockdown che per l’utilizzo massiccio dello smart working, ma anche per i timori di contagio.

Il minore gettito Imu del Comune di Milano

Non solo, mancano all’appello anche 45 milioni di imposta di soggiorno e, soprattutto, 162,7 milioni di multe stradali. La minore circolazione di auto e moto ha naturalmente dato luogo anche a meno infrazioni.

E poi vi sono i già citati ammanchi relativi al minore gettito tributario, ovvero quello relativo alle tasse pagate dai cittadini. Per il comune di Milano l’Imu ha fruttato l’anno scorso 36 milioni in meno rispetto a quanto preventivato, mentre il gettito della Tari è stato inferiore per 14 milioni e quello della Cosap per 26. Questo è anche il risultato di alcuni sgravi e sconti concessi dalla giunta a cittadini e commercianti di fronte alla crisi economica scatenata dalla pandemia e alle chiusure imposte.

Meno Imu, ma più soldi da Roma

Le minori entrate da Tari, Cosap, Imu, ecc per il Comune di Milano hanno dovuto essere compensate. In parte lo si è fatto riducendo le spese, e in questo la pandemia è stata di aiuto, perché, per esempio, sono state risparmiate uscite come quelle per i pasti nelle scuole, costrette alla didattica a distanza. Naturalmente questo non è bastato, e anche il capoluogo lombardo è dovuto ricorrere all’aiuto dello Stato.

Meno pasti nelle scuole del comune di Milano

Lo si nota dalla voce “proventi da trasferimenti e contributi”, l’unica a vedere un incremento tra quelle relative alle entrate. È aumentata tra 2019 e 2020 da circa 610 milioni a un miliardo e 158 milioni. Gran parte della differenza è stata dovuta, appunto, al sostegno del Ministero del Tesoro.

Solo così è stato possibile mantenere un risultato di gestione positivo per 54 milioni, in grande calo, tuttavia, rispetto ai 427 milioni del 2019. La riduzione dei proventi straordinari ha però trasformato l’avanzo complessivo (dopo le tasse, le spese per interessi, ecc) in un disavanzo di 56 milioni.

La situazione finanziaria complessiva, però, rimane solida, e non è stato necessario fare tagli significativi a spese e investimenti. Il che sarebbe stato delicato dal punto di vista politico, perché una parte di questi è stato approvato dal bilancio partecipativo del comune di Milano. Si tratta di quel processo in cui i cittadini possono dire la loro sulle opere più importanti da realizzare in città.

La liquidità di 3,2 miliardi una garanzia per il futuro

Il bilancio sociale del Comune di Milano, che è chiamato bilancio trasparente nel capoluogo lombardo, e che mira a rendere più comprensibile al cittadino i numeri finanziari e le scelte della Giunta, mostra dunque una situazione tranquilla. Dovuta soprattutto a una voce dell’attivo dello Stato patrimoniale. Si tratta di quella relativa alla liquidità. Che tra comune e società partecipate arriva a 3 miliardi e 241 milioni, in aumento di 750 milioni rispetto al 2019. È questo che garantisce non solo la prosecuzione dell’erogazione dei servizi, ma anche di quegli investimenti che da anni Milano realizza per avvicinarsi agli standard delle metropoli europee.

La ripresa sostenuta cominciata nel 2021 dovrebbe portare a un miglioramento dei conti pubblici milanesi, attraverso un incremento delle entrate tributarie e quelle legate al turismo e alle attività delle società partecipate. Ma questo lo verificheremo solo nei prossimi bilanci.

I dati si riferiscono al 2015-2020

Fonte: Comune di Milano

Leggi anche: I debiti del comune di Napoli veleggiano verso i 5 miliardi

Ti piace citare i numeri precisi quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegram: qui potrai ricevere la tua dose quotidiana di numeri veri, restare aggiornato sui principali dati (rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.