La crisi ha colpito un istituto su due. Le casse di risparmio salvate dalle fusioni
La crisi cominciata nel 2008 ha dimezzato il numero delle banche spagnole, soprattutto le Casse di risparmio (Cajas). Le più piccole, infatti, si sono fuse tra loro formando gruppi di dimensione maggiori.
Cura da cavallo per le banche spagnole
Il grafico mostra come si è passati dai 282 istituti di credito domestici attivi sul territorio nel 2008 ai 144 di oggi, il 50% in meno.
Nello stesso periodo, per fare un confronto, in Italia le banche sono passate da 729 a 592 con un taglio del 19%, e in Germania da 1882 a 1698, una riduzione di appena il 10%. Delle 144 banche spagnole rimaste, le 14 più grandi sono sotto la diretta supervisione del braccio di vigilanza della Bce, le altre invece rispondono al Banco de España.
Quanto sono solide le banche spagnole
In generale però, pur essendosi dimezzato il numero degli istituti, le dimensioni del settore bancario nel suo complesso sono aumentate (vedi la linea verde nel grafico): il rapporto fra gli asset totali del sistema creditizio e il prodotto interno lordo è cresciuto dal 2.9 al 3.2 per cento. Il Banco Santander resta di gran lunga il gruppo maggiore, due volte più grande della BBVA, seconda in classifica per dimensioni.
I dati si riferiscono al: 2008 – 2015
Fonte: Banca Centrale Europea
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