Riusciamo a truccare anche le gare?

Procedure competitive

Usiamo molto il meccanismo della gara pubblica. E allora perché tanta corruzione?

A guardare questa tabella verrebbe da chiedersi come è possibile che l’Italia sia considerato uno dei Paesi più corrotti del mondo. Eppure, nonostante i numeri, che vedremo, la domanda che rimbalza tutti i giorni soprattutto nella testa degli imprenditori, è: le gare pubbliche sono truccate?

Gare pubbliche truccate, è possibile?

Il grafico, infatti, mostra come le autorità pubbliche dei vari Paesi europei, i cosiddetti “centri di spesa”, acquistano i materiali dei quali hanno bisogno. Ovvero: se indicono una gara oppure acquistano in seguito ad una trattativa diretta oppure acquistano senza negoziazione. I “centri di spesa” comprendono le amministrazioni militari (aeronautica, marina ed esercito sono centri di spesa autonomi, per esempio), ma anche quelle sanitarie e amministrative, come i ministeri o i Comuni.

gare pubbliche truccate

I numeri dicono che l’Italia è uno dei Paesi europei nel quale la pubblica amministrazione utilizza di più lo strumento delle gare aperte per i propri acquisti: siamo a poco più del 90%. Il resto degli acquisti vengono effettuati in seguito ad una negoziazione non pubblica oppure senza negoziazione che non viene resa pubblica.

Italia paese corrotto

Indire una gara pubblica per l’acquisto di beni e servizi ha come effetto quello di abbassare il prezzo d’acquisto e di incentivare la partecipazione di soggetti stranieri. Ma ha anche un altro effetto importante: quello di ridurre, teoricamente almeno, la possibilità di truffe, corruzione o spreco di denaro pubblico. Secondo alcuni studi lo spreco di denaro pubblico è di oltre 57 miliardi l’anno.

Evidentemente le gare della pubblica amministrazione italiana non raggiungono questo terzo obiettivo. O, meglio: la corruzione nella pubblica amministrazione è arrivata a un tale livello di sofisticazione da riuscire a truccare anche gare pubbliche alle quali partecipano anche soggetti stranieri. Uno degli ultimi casi, quello della corruzione nelle forniture mediche in odontoiatria in Lombardia, sta lì a dimostrarlo.

I dati si riferiscono al: 2013

Fonte: Spark & London Economics

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