La guerra in Siria costa 9 miliardi all’Europa

L’Italia aiuta i rifugiati con 8 milioni, come Francia, Spagna e Uk messi assieme

Pochi lo sanno, ma se da un lato l’Europa appoggia i raid aerei di Trump contro la Siria, dall’altro ha messo in campo anche un sostanzioso fondo da 9 miliardi di euro destinato ad aiutare la popolazione civile. Ma quanti ne abbiamo già spesi? Il sostegno della Commissione europea in risposta alla guerra in Siria ha superato nel 2016 i 4,5 miliardi di euro e quest’anno ne spenderemo altri 1.275.

I fondi europei per i profughi della guerra in Siria

Ma non solo: c’è anche un’altro miliardo di euro accantonato per aiutare i paesi limitrofi che accolgono i profughi siriani. Si chiama fondo Madad e il grafico mostra quanto costa ai singoli Paesi. In testa ci sono Danimarca (20 milioni) Germania (15) e Austria (11,50).

L’Italia contribuisce con 8 milioni. Pochi? Bè, sono poco meno di quelli di Francia, Spagna e Uk messi insieme

La guerra in Siria e gli aiuti umanitari

Il conflitto siriano ha innescato la più grande crisi umanitaria del mondo. I profughi in fuga dalla Siria sono oltre 4,8 milioni. I paesi confinanti con la Siria ospitano la maggioranza dei rifugiati. Il Libano da solo, per esempio, ne accoglie quasi 1,1 milioni, la Turchia addirittura 3 milioni, il più grande numero di rifugiati siriani in un paese.

Gli aiuti dell’Europa alla Siria

L’Unione europea è il principale sostenitore degli aiuti umanitari in risposta alla crisi siriana con un budget complessivo di 9 miliardi di euro prelevati dal bilancio. In più, come dicevamo, c’è un fondo destinato ad aiutare anche i paesi limitrofi, quelli che più di tutti sostengono il peso della guerra e dei rifugiati libici. Si tratta del cosiddetto “fondo Madad“.

Cosa è il “fondo Madad”

Istituito nel 2014, è il Fondo fiduciario regionale dell’UE in risposta alla crisi siriana, considerato l’unico strumento di finanziamento dell’UE con una portata veramente regionale per rispondere a una crisi regionale. Esso copre non solo la Siria, ma anche la Turchia, il Libano, la Giordania, l’Iraq e l’Egitto e i paesi dei Balcani occidentali interessati.

Con i contributi di 22 Stati membri dell’Ue, che ammontano a oltre 93 milioni di euro, nonché alla Turchia e ai contributi di vari strumenti di bilancio dell’Ue, il Fondo ha raggiunto un volume totale di oltre 1 miliardo di euro. Sono già stati approvati progetti che riguardano l’istruzione, il sostentamento e la salute, per un totale di 1.040 milioni di euro.

L’obiettivo del fondo è dare una risposta coerente e concreta alla crisi: i soldi vengono spesi per soddisfare i bisogni economici, educativi e sociali a lungo termine dei profughi siriani nei paesi limitrofi quali la Giordania, il Libano, la Turchia e l’Iraq, nonché aiutare le comunità ospitanti e le loro amministrazioni.

I dati si riferiscono al: 2017

Fonte: Parlamento Europeo

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