Crisi greca, ad Atene i bambini non muoiono

La troika non ha causato l’aumento della mortalità infantile. Lo dicono i numeri

La mortalità infantile in Grecia non ha nulla a che vedere con la crisi. Non solo non l’ha influenzata, ma il tasso è addirittura in calo anche dopo l’intervento della Troika che ha imposto al Paese duri sacrifici soprattutto imponendo allo Stato di ridurre la spesa pubblica.

I numeri della crisi greca

Questo, però, contrariamente a quello che viene detto, non ha avuto alcuna influenza sul tasso di mortalità infantile. I dati della tabella provengono dalla Banca Mondiale e mostrano che se il tasso di mortalità infantile nel 1999 era all’8,3, nel 2010in seguito alla crisi greca si era dimezzato a quota 4,7 per poi passare al 4,6 l’anno successivo, al 4,5 nel 2012 e al 4,4 nel 2013: costantemente in calo, quindi.
Nonostante questo, tuttavia, è chiaro che la strada è ancora lunga per raggiungere i migliori standard europei. L’Italia, nel 2013, ha avuto un tasso di mortalità infantile del 3,6, l’Irlanda del 3,8 e la Germania del 3,9. Curiosamente l’unico grande Paese che ha ancora un tasso superiore a quello greco è la Gran Bretagna con 4,6.

I dati si riferiscono al: 2000-2013

Fonte: Banca Mondiale

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