L’acqua sprecata basterebbe per 40 milioni di persone

Se ne disperde il 38,3%, la regione peggiore è la Sardegna. Frosinone al 71%

Si potrebbero dissetare 40 milioni di persone, se solo si riuscisse a tamponare la rete-colabrodo sulla quale viaggia l’acqua in tutta Italia: il 38,3% di quella potabile destinata alla distribuzione è andata dispersa nel 2015, 3,2 miliardi di metri cubi evaporati in un solo anno. Ipotizzando un consumo di 80 metri cubi annui per persona questa quantità di acqua sprecata ma potabile basterebbe a soddisfare i bisogni del 65% degli italiani.

Acqua sprecata, rete-colabrodo

Al Centro-Sud più che al Nord, il problema accomuna tutte le regioni. Si spreca troppo: come mostra il grafico sopra, Sardegna e Basilicata viaggiano oltre al 50% di dispersione idrica, ma sono ben 11 le regioni italiane con una quota che supera il 40%. Le zone più virtuose sono Valle d’Aosta (17,7% di dispersione), la provincia autonoma di Bolzano (24,3%) e la Lombardia (25,4%).

acqua sprecata

Il consumo medio di acqua in Italia

Eppure, casi di eccellenza non mancano. La mappa dell’Italia qui sotto mostra quali siano le province più virtuose e quali quelle con una rete idrica da ripensare in toto. Più ci si avvicina al colore bianco e più un territorio è considerato virtuoso: le province che misurano la quota minore di perdite idriche sono Macerata (6,6%) e Foggia (8); molto bene fanno anche Udine, Mantova e Pordenone che si piazzano tutte sotto il 10% di dispersione annua.

Dall’altra parte della barricata, colorate di azzurro intenso, le province che se la passano davvero male: Frosinone vola al 71% di dispersione, irraggiungibile. Tempio Pausania, Campobasso e Iglesias, invece, superano agevolmente il 60% di spreco.

Acqua sprecata, 3,4 miliardi di metri cubi gettati

Con il passare del tempo in Italia le cose non sono affatto migliorate. Nel 2012 le perdite idriche totali – non corrette da errori di misurazione e uso non autorizzato – erano al 37,4%, poco più di 3 miliardi di metri cubi buttati. Oggi quella stessa quota al lordo dei correttivi vale il 41,4% dell’acqua potabile immessa nelle reti di distribuzione, per un valore complessivo di 3,4 miliardi di metri cubi di acqua.

I dati si riferiscono al 2015

Fonte: Istat

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