Acqua Sanpellegrino prima con 900 milioni di fatturato

Il 74,5% del mercato in mano a 8 aziende, ma esistono 255 marchi diversi

L’Italia è il primo Paese in Europa per consumo di acqua in bottiglia. Ne beviamo in media tra i 200 e i 220 litri ogni anno: un consumo elevato, sostenuto da un mercato di notevoli dimensioni. In Italia sono 82 le aziende e 130 gli stabilimenti di produzione di acque minerali. Sul mercato esistono ben 255 marchi diversi in supermercati, bar e ristoranti, che generano un giro d’affari di oltre 2,7 miliardi di euro. Tuttavia, il mercato italiano dell’acqua minerale è molto concentrato: esistono gruppi di grosse dimensioni che ne controllano la gran parte. Basti pensare che il 74,5% del mercato è rappresentato da appena otto aziende. Prima in assoluto è l’acqua Sanpellegrino, ma vediamo quali sono e quanto sono influenti i suoi concorrenti.

Sanpellegrino è la prima azienda di acqua minerale in Italia

Fondata nel 1932 e da oltre vent’anni parte del gruppo svizzero Nestlé, Sanpellegrino S.p.A. è la prima azienda produttrice di acqua in Italia, con un fatturato complessivo di oltre 900 milioni di euro (di cui il 70% deriva dalle acque minerali) e una quota di export del 57%. La sua posizione di leadership nel nostro Paese, ormai storica, è possibile grazie al gran numero di stabilimenti, in tutto sei, e a quello di marche prodotte, ben quattro. Il suo brand di punta è naturalmente l’acqua minerale frizzante S. Pellegrino, prodotta proprio nello storico stabilimento di Sanpellegrino Terme, in provincia di Bergamo e diffusa in Italia soprattutto nella ristorazione di alto livello e all’estero: la S. Pellegrino è l’acqua minerale italiana più esportata nel mondo. Ma anche gli altri marchi Sanpellegrino sono molto noti: citiamo l’Acqua Panna, e le oligominerali Levissima e Nestlé Vera.

acqua sanpellegrino

Il Gruppo San Benedetto ha un fatturato da oltre 760 milioni

Di poco sotto a Sanpellegrino troviamo il Gruppo San Benedetto, un altro leader assoluto del settore dell’acqua in Italia. San Benedetto ha un fatturato da oltre 760 milioni di euro ed è controllata dalla famiglia Zoppas, dinastia di imprenditori della provincia di Treviso che ha fondato anche l’omonimo marchio di elettrodomestici, ora appartenente al gruppo svedese Electrolux. A differenza della rivale Sanpellegrino, che ha deciso di disinvestire nei marchi regionali per concentrarsi su quelli nazionali e internazionali, la strategia di San Benedetto ha preso una direzione opposta. Il gruppo punta proprio a valorizzare il rapporto con i territori, grazie a stabilimenti e marchi diffusi in più regioni d’Italia, come l’Acqua di Nepi nel Lazio, la Gran Guizza a Pescara e Viggianello Fonti del Pollino in Basilicata, oltre naturalmente all’acqua minerale San Benedetto, il prodotto di punta del gruppo.

Fonti di Vinadio (Acqua Sant’Anna) è la terza società di acqua in Italia

È stata fondata appena nel 1996, ma Fonti di Vinadio S.p.A. è la terza azienda produttrice di acqua minerale in Italia. Il suo marchio di maggior successo è Sant’Anna, acqua dal bassissimo residuo secco e che deriva anche da una fonte posta a quasi 2 mila metri, sulle Alpi Marittime, in provincia di Cuneo. A differenze delle aziende concorrenti, Fonti di Vinadio è riuscita a scalare il mercato in tempi rapidissimi, divenendo uno dei leader già nel 2007, a poco più di dieci anni dalla sua fondazione. Fondi di Vinadio vanta uno dei più avanzati stabilimenti di imbottigliamento in Europa e ha lanciato una linea di bottiglie in plastica 100% biodegradabile.

In Italia si imbottigliano 14,9 miliardi di litri d’acqua all’anno

In Italia sono 14,9 miliardi i litri di acqua prodotti dalle aziende del settore in un anno, tenendo nel computo sia il quantitativo per il consumo interno, sia quello destinato all’export. Sanpellegrino produce 2,8 miliardi di litri, con una quota di mercato del 18,8%. San Benedetto è di poco dietro: 2,75 miliardi e quota del 18,5%. Solo questi due gruppi si spartiscono oltre il 37% della produzione nazionale, mentre le altre aziende devono accontentarsi di quote inferiori. Anche marchi molto conosciuti e apprezzati non raggiungono quei livelli. Ferrarelle, ad esempio, produce solo il 6,2% del totale, Lete il 6%, mentre Rocchetta e Uliveto non superano il 5,4%.

Acqua minerale, ecco quali sono le aziende emergenti del 2022

Come abbiamo visto, le principali aziende dell’acqua controllano il 74,5% del mercato e imbottigliano oltre il 74% dell’acqua prodotta. Il restante 25% è costituito da realtà medie e piccole, in alcuni casi emergenti e in grado di affermarsi in tempi recenti. Come il gruppo Montecristo, che qualche anno fa ha acquisito il marchio San Bernardo dalla Sanpellegrino, rilanciandolo così a livello nazionale e oggi ha una produzione di acqua minerale superiore ai 400 milioni di litri annui. Negli ultimi anni anche il gruppo Coca-Cola è entrato nel mercato delle acque minerali italiano, distribuendo attualmente circa 350 milioni di litri e offrendo due marchi abbastanza diffusi: l’Acqua Lilia e la Sveva.

Ultimo aggiornamento dati: 2022

Fonte: Bevitalia

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