L’utile complessivo della multinazionale è arrivato a 4,7 miliardi
Tra i settori che non hanno risentito della crisi economica scatenata dalla pandemia nel 2020 c’è chiaramente il quello farmaceutico. Se poi un’azienda farmaceutica produce il secondo vaccino in ordine di tempo contro il Covid, allora naturalmente il guadagno è massimo. É il caso di Astrazeneca. Anche se in realtà tutta l’industria farmaceutica cresce, e il vaccino non c’entra.
Nel dettagliatissimo report annuale la multinazionale mostra i progressi raggiunti a livello di bilancio. Lo abbiamo letto con attenzione: possiamo, così, capire come cambiano i conti di una società che produce un vaccino contro la più grave pandemia degli ultimi due secoli e in tempi molto più rapidi rispetto a quelli canonici. E siamo andati a vedere anche quanto guadagnano i manager della multinazionale e come sono aumentati i loro stipendi. Ma partiamo dalle basi: i ricavi di tutto il gruppo anglo-svedese l’anno scorso hanno raggiunto i 25 miliardi e 890 milioni di dollari.
Vaccino Astrazeneca, il bilancio aziendale
Si tratta di un incremento molto rilevante rispetto ai 23 miliardi e 565 milioni del 2019 e ai 21 miliardi e 49 milioni di dollari del 2018. Dal 2017 le vendite sono costantemente aumentate, vivendo anzi un’accelerazione proprio nel 2020. I costi complessivi, operativi e finanziari, l’anno scorso sono stati di 24 miliardi e 289 milioni, suddivisi in modo piuttosto equilibrato tra quelli produttivi, 5 miliardi e 299 milioni, quelli importantissimi di ricerca e sviluppo, 5 miliardi e 991 milioni, quelli generali e amministrativi, di fatto soprattutto gli stipendi, di 11 miliardi e 294 milioni, e poco altro.

Quanto costa produrre un vaccino Astrazeneca
Considerando anche altre entrate accessorie oltre a quelle di vendite l’utile prima delle tasse è stato di 3 miliardi e 916 milioni di sterline, grazie ad un utile operativo di ben 5 miliardi e 162 milioni e a spese finanziarie nette di un miliardo e 246 milioni. Si tratta di un incremento importante rispetto agli anni precedenti, grazie al fatto che le spese sono cresciute meno delle entrate. Anzi, quelle in ricerca e sviluppo e in costi generali e amministrativi sono addirittura diminuite rispetto al 2019. L’utile operativo è così potuto crescere di ben 2,2 miliardi di dollari tra 2019 e 2020, mentre quello prima delle tasse è più che raddoppiato.
L’utile operativo dopo il vaccino di Astrazeneca
Le tasse, appunto. Che contano molto poco in realtà. Astrazeneca ne ha pagate solo per 772 milioni di dollari l’anno scorso ed è anzi un record rispetto ai livelli degli anni precedenti, ai 321 milioni del 2019 e a quelli del 2017 e 2018, quando anzi la multinazionale era stata in credito con il fisco.
Considerando le tasse e però anche l’utile di altra provenienza come i guadagni da investimenti in equity e altre plusvalenze, nel complesso l’utile del 2020 è stato di ben 4 miliardi e 752 milioni, in crescita di quasi otto volte rispetto ai 616 milioni del 2019. Negli ultimi 5 bilanci Astrazeneca non aveva mai raggiunto questi livelli.
Quanto guadagnano i manager di Astrazeneca
I risultati ottenuti da Astrazeneca sembrano eccellenti, ma il target per il 2020 era in realtà ancora più alto, a testimonianza che il successo dell’azienda è ben precedente al Covid. I ricavi che secondo l’azienda l’anno scorso avrebbero dovuto essere raggiunti erano di 26 miliardi e 800 milioni. A causa di questo il Ceo Pascal Soriot ha ricevuto meno di quanto avrebbe dovuto ricevere come remunerazione per il 2020. Per quanto i 15 milioni e 447 milioni di sterline lordi annui, equivalenti a 17 milioni 860 mila euro, appaiano una paga stellare al cittadino comune.
Il report 2020 di Astrazeneca dettaglia in modo minuzioso la costruzione della remunerazione del top management, a partire appunto dal manager francese Soriot. Se lo stipendio fisso è di un milione e 289 mila sterline, immutato rispetto al 2019, a questi si devono aggiungere 258 mila sterline di contributi per la pensione e 121 mila di benefit tassabili. Molto di più viene dal bonus annuale, che nel 2020 è stato di 2 milioni e 319 mila sterline, quasi 400 mila in più del 2019.
Un aumento motivato per avere ottenuto risultati migliori rispetto ai target triennali stabiliti. Ma il grosso proviene dagli 11 milioni e 60 mila sterline pagati come incentivo di lungo termine legato alla crescita delle azioni e dei dividendi di Astrazeneca nel tempo. Il rendimento degli azionisti è infatti aumentato di ben il 77% tra il 2018 e il 2020, un incremento maggiore di quello medio del settore farmaceutico globale.
Lo stipendio del Ceo di Astrazeneca
Se il target iniziale dei ricavi fosse stato centrato la remunerazione totale sarebbe stata ancora maggiore, così è stata “solo” di 140mila sterline superiore a quella del 2019, in un 2020 che ha frenato alcune entrate ma certamente favorito altre. La speranza di tutti è che il successo ora si ripercuota in una produzione accelerata di vaccino Astrazeneca, cancellando le polemiche sui ritardi e le cancellazioni che stanno interessando la multinazionale.
I dati si riferiscono al 2016-2020
Fonte: Astrazeneca
Leggi anche: I ricavi delle big pharma dalla vendita dei vaccini
Ti piace citare i numeri precisi quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegram: qui potrai ricevere la tua dose quotidiana di dati, restare aggiornato sui principali dati (rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.


