Riduzione dei gas serra del 30% nel 2030. Si riuscirà?

E’ il target dell’Unione europea. Ma l’Italia si è impegnata a tagliare più della media: 33%

L’Unione europea punta a una riduzione dei gas serra sempre più veloce. I nuovi target sono tarati sul 2030 e l’obiettivo è far crollare le emissioni del 30% rispetto al 2005. Asticella ambiziosa che trova però riscontri nei successi che la Ue sta ottenendo con gli obiettivi fissati per il 2020: nel 2014, spiega il Parlamento europeo, le emissioni sono state inferiori rispetto al 2005 del 12,9%, un risultato migliore degli obiettivi al 2020 che erano al -10%.

Riduzione gas serra, Italia -33%

Per raggiungere il nuovo target al 2030, la Ue chiede uno sforzo importante a tutti Paesi che ne fanno parte. Il grafico in apertura mostra a quanto ammonterà la riduzione dei gas serra negli Stati che fanno parte dell’Unione. Lussemburgo e Svezia devono puntare a far calare le emissioni del 40% rispetto al 2005, la Danimarca e la Finlandia del 39%, la Germania del 38%.

Saranno molti i paesi che in questi anni punteranno a ridurre l’inquinamento in modo significativo; moltissimi i governi che promettono di abbassare di un terzo o quesi le emissioni. Se Francia, Regno Unito e Olanda viaggiano tra il -37 e il -36%, l’Italia assicura di poter raggiungere un buon -33%: una percentuale in linea con gli obiettivi continentali che porta Roma nel gruppo dei migliori.

Riduzione gas serra, Est graziata

Meno – e parecchio – dovranno tagliare i Paesi dell’Est europeo e dei Balcani. La Bulgaria non riuscirà a diminuire l’inquinamento ed è il paese che contribuirà meno all’obiettivo comunitario. Ma le politiche a favore dell’ambiente non avranno un impatto granché positivo né in Romania (-2%), né in Lettonia (-7%) e nemmeno in Ungheria (-8%).

Una ragione nella disparità tra i diversi paesi c’è: nel fissare i target da raggiungere da qui al 2030, è stato considerato il livello di Pil pro capite di ciascuno Stato, per evitare che sull’altare della lotta al cambiamento climatico venisse sacrificata la ripresa economica di molti paesi Europei. I più ricchi, insomma, contribuiranno di più alla riduzione delle emissioni, potendo raggiungere l’obiettivo in maniera sostenibile. Sul fatto che un impegno deciso contro il cambiamento climatico sia necessario lo dicono i numeri dei morti intossicati dall’aria inquinata.

I dati si riferiscono al 2005-2030

Fonte: Parlamento Europeo

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