Il Pnrr degli altri: la Spagna dà il doppio di noi alla sanità

Fondi europei, in Germania il 42,8% va ad ambiente e clima

Il Next Generation Eu ha qualcosa in comune con il piano vaccinale del Vecchio Continente. Ovvero il ritardo con cui rischia di essere implementato. Molti Paesi, tra cui l’Italia, ancora non hanno presentato i piani per spendere i fondi Ue, e altri necessitano secondo la Commissione Europea di essere rivisti. Questo potrebbe portare a un rinvio del pagamento della prima tranche dei 750 miliardi di cui l’Italia ha la fetta più grande, 223,91 miliardi se consideriamo anche il fondo React-Eu.

Dove andranno i fondi Ue

Il nostro Paese ha pubblicato, come si sa una bozza, che però il governo Draghi rivedrà da cima a fondo. E secondo i rumors il nostro Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) apparirà molto diverso dopo la riscrittura. E sarà interessante osservare se assomiglierà di più ai Pnrr dei nostri vicini. Tra questi quelli già presentati o pubblicati sotto forma di bozze da Francia, Germania, Spagna, i Paesi più grandi della Ue assieme all’Italia.

Dall’analisi di questi piani emerge una prima sorpresa, ovvero il minore dettaglio di quello tedesco, giudicato anche e Bruxelles in parte deludente. La Germania d’altronde non è tra i principali beneficiari del Next Generation Eu. Riceverà solo 28,6 miliardi, e l’accoglienza nel Paese di questa iniziativa europea è stata fredda. Tanto che a dispetto dell’approvazione del Parlamento tedesco è stato presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro l’emissione di titoli di debito per finanziarlo.

Come spenderanno i fondi europei gli altri Paesi

Il Pnrr tedesco comunque si distingue per essere quello che spende di più per l’ambiente. In Germania da molti decenni c’è più attenzione a questo tema, che è al centro del dibattito pubblico più che altrove in Europa. L’abbandono del nucleare è stato molto discusso e poi concesso dalla cancelliera Merkel dopo Fukushima, e l’associazionismo ambientale è molto vivo. Un tema molto sentito è anche la riconversione dell’industria pesante che da sempre ha un ruolo importante nell’economia tedesca. E a questo sarà destinato infatti il 42,8% dei fondi Ue in arrivo. Con la maggioranza, il 22,6%, che andrà alla mobilità eco-friendly.

Come verranno spesi i fondi europei in Francia

È complesso fare un confronto tra Paesi vista la differente suddivisione dei principali temi. L’Italia comunque dedica all’ambiente il 31,2% dei miliardi che giungeranno dai fondi Ue, mentre la mobilità è inclusa anche nella missione riguardante le infrastrutture in una missione a parte, e a questa affida il 14,3% dei fondi.

Sono solo tre invece i grandi ambiti di investimento per il Pnrr francese, che ha la particolarità di ammontare a 100 miliardi, circa 55 in più di quelli che spetterebbero come parte del Next Generation Eu. Il resto li metterà il governo nell’ambito di un grande piano chiamato Relance France, la cui stesura è iniziata già nell’estate del 2020, in anticipo rispetto a quanto fatto in altri Paesi. In questo caso all’ambiente andranno 30 miliardi, il 30% appunto, includendo in questo ambito sia la transizione ecologica che le infrastrutture che la mobilità. Meno quindi che nel nostro Paese.

La Francia insiste di più su digitalizzazione, innovazione, cultura, competitività, cui saranno destinati più fondi Ue, il 34% del totale. Più di quanto spenderemo in Italia, dove alla digitalizzazione e all’innovazione va il 20,7%. Simile l’allocazione verso inclusione, coesione, sanità, formazione, che Oltralpe assorbe il 36% dei fondi complessivi

fondi Ue

Il Pnrr spagnolo e lo spopolamento

Il Pnrr della Spagna sembra essere tra quelli più apprezzati alla Commissione Europeo. La prima versione è stata presentata presto, a ottobre, e anche il suo quadro riassuntivo appare più dettagliato. Per esempio una notevole importanza viene data alla lotta allo spopolamento delle campagne, che in Spagna è un problema di cui si discute da tempo e che colpisce tutto il centro del Paese al di fuori dalle grandi città. Lo sviluppo dell’agricoltura che dovrebbe combattere il fenomeno riceverebbe il 16% dei fondi complessivi.

I soldi europei destinati alla sanità

Un altro dato saliente è il peso che il governo Sanchez dà alla spesa per la sanità, che dovrebbe assorbire il 16,5% dei miliardi che giungeranno in Spagna. Si tratta molto più dell’8,8% che il Pnrr italiano assegna allo stesso capitolo nel nostro Paese. Ma forse la particolarità più importante della strategia spagnola è il rifiuto di quella parte di fondi europei che dovrebbero arrivare sotto forma di prestiti. Non si tratta di poco, ma di più di 72 miliardi, cui la Spagna rinuncerà, accettando solo i 76,15 miliardi di erogazioni a fondo perduto. Una decisione politica di cui probabilmente dopo la pandemia si discuterà di più in Europa.

I dati si riferiscono al 2020-2021

Fonte: Governi nazionali

Leggi anche: Recovery Plan Italia: all’ambiente 67,5 miliardi su 210

Ti piace citare i numeri precisi quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegramqui potrai ricevere la tua dose quotidiana di numeri veri, restare aggiornato sui principali dati (rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.