PayPal leader nei pagamenti online in Italia

La piattaforma americana è scelta dal 70% di italiani per le transazioni online

Il mercato delle compravendite digitali in Italia è dominato da PayPal. Seconda è la piattaforma Stripe che muove il 20% del mercato. Lo scenario dei pagamenti digitali è in rapidissima evoluzione, con molti nuovi attori entrati in scena, e deve fare i conti con l’entrata in vigore della direttiva europea sui pagamenti online e da nuove prospettive per la moneta digitale.

La classifica dei pagamenti online

Chi compra o vende in Italia utilizza al 70% PayPal, ai concorrenti restano le briciole. Stripe, piattaforma americana, è seconda con il 20,12% delle transazioni digitali. Le altre otto in classifica raggiungono il 7,52% delle quote di mercato. Tra queste Braintree (1,91%), specializzata nell’e-commerce, e sempre di proprietà di PayPal. In graduatoria anche Amazon Pay, la piattaforma lanciata dal colosso del commercio elettronico nel 2007, ma disponibile sul mercato italiano solo da Gennaio 2019.

Banconote contro digitale

I pagamenti online in Italia crescono anno dopo anno. Nel 2018 infatti il loro valore ha raggiunto i 29,7 miliardi di euro: 5 miliardi in più rispetto al 2017. Questo vuol dire un aumento del 20,5% rispetto al 2008. Nonostante questo l’Italia resta una Nazione basata sul contante. E’infatti una tra le 35 peggiori economie al mondo per intensità d’uso del denaro fisico: le banconote in circolazione nel nostro paese sono aumentate del 4% fra il 2017 e il 2018.

La direttiva sui pagamenti online

Nell’Unione Europea sono oltre 2 miliardi le persone che acquistano beni e servizi su internet. E il 2019 è stato l’anno del pagamento digitale. Da settembre 2019 infatti è entrata in vigore l’ultima parte della direttiva europea sui pagamenti digitali. Tre gli obiettivi: semplificare la gestione delle finanze individuali; migliorare l’accesso a pagamenti digitali sicuri; maggior protezione contro le frodi online. Uno scenario che di fatto apre alla concorrenza, facilitando l’ingresso a nuovi operatori nel mercato dei servizi di pagamenti online.

Che cosa sono le criptovalute

Tra i nuovi operatori c’è anche Facebook che ha lanciato Libra, la più conosciuta tra le monete digitali. Entrerà di fatto in circolazione nel 2020. Questa cripto valuta è gestita da un consorzio dal quale hanno però deciso di uscire colossi come PayPal, Visa e Mastercard. Il timore più diffuso è quello che la criptovaluta possa cannibalizzare il mercato: potenzialmente infatti Libra può raggiungere 2,4 miliardi di utenti Facebook.Una posizione che potrebbe spingere l’Unione Europea a coniare una propria valuta digitale. Con l’obiettivo di contrastare Libra e dare vita, tramite la Bce e altre banche centrali, ad una vera e propria criptomoneta europea.

Tagliare le commissioni

Il Governo sta approntando una bozza di protocollo di intesa con banche e società (comprese Poste e Nexi) che ha come obiettivo la lotta al contante e la diminuzione delle commissioni sui pagamenti elettronici. Il tutto per incentivare i pagamenti elettronici. Il Governo Conte bis sta rilanciando l’intesa che vincolerà tutte le banche che la firmeranno, dalle più grandi come Intesa  e Unicredit , alle più piccole. Il risultato sarà per Poste, circuiti di pagamento come Visa e Mastercard o per Nexi, Sia e Iccrea un taglio significativo su molte delle commissioni ad oggi attive.

Fonte: Datanyze

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