Gli italiani e l’e-money: più 40% in 5 anni

uso del contante

Comincia a piacere la moneta elettronica, ma l’86% degli acquisti è ancora cash

Il grafico sopra mostra la crescita delle operazioni che in media ogni cittadino ha effettuato ogni anno in strumenti alternativi all’uso del contante in Italia (linea blu) e nell’area euro (linea azzurra).

Quanta moneta elettronica

Il valore del 2011 è posto uguale a 100 per convenzione, e si nota come nel caso del nostro Paese ci sia stata un crescita decisamente più alta. Siamo arrivati a quota 140 nel 2016. Ovvero c’è stato un aumento del 40% di queste operazioni tra il 2011 e il 2016, mentre nell’area euro l’incremento è stato poco superiore al 20%. E’ stato anche calcolato che in media ogni anno tra il 2012 e il 2015 la crescita dell’uso di carte o altri mezzi che non siano il contante, è stato del 14,7%, contro il 7,7% nell’eurozona.

Anche prima del 2011, partendo dai valori del 2007, la crescita italiana nell’utilizzo di tali strumenti era stata più veloce. Del resto non si parla solo di carte di credito ma anche di altri sistemi come app come Satispay, Paypal, tecnologia Nfc, ecc la cui diffusione sta crescendo in Italia più velocemente che altrove soprattutto perché siamo da sempre molto indietro rispetto ai propri vicini.

Alto l’uso del contante

Infatti ancora oggi (dati del 2016) l’86% degli acquisti presso i punti vendita nel nostro Paese avviene in contante, è il 79% nell’eurozona. In termini di valore, di euro spesi, si tratta del 68% in Italia e del 58% nell’area euro. Inoltre due terzi degli italiani vanno abitualmente in giro con più di 20 euro in tasca. In Europa lo fa solo il 47% delle persone. E solo il 18% dei nostri connazionali dichiara di pagare quasi sempre con la carta, contro il 27% degli europei.

Quante banconote circolano

La politica ha però messo lo zampino in queste dinamiche. E lo vediamo dall’andamento del circolante ovvero dell’insieme delle banconote in circolazione, rispetto al Pil.
Sempre facendo un confronto tra Italia ed area euro (con 2011=100) emerge come dal 2011 i due trend si siano nettamente separati. Se in precedenza il circolante cresceva in modo costante, con un piccolo rallentamento dopo il 2008 a causa della crisi economica, dal 2011 in Italia ha preso a calare, fino a un leggerissimo recupero nel 2016, che non ha permesso il ritorno ai picchi di 5 anni prima.
La responsabilità non è stata della crisi, e neanche del maggiore uso delle carte di credito, ma del calo del limite di utilizzo del contante entrato in vigore nel dicembre 2011, quando si è passati da 2.500 euro a 1.000 euro. Solo a inizio 2016 si è ritornati a quota 3.000 euro e infatti si scorge una ripresa.

uso del contante

Nonostante questo adeguamento agli standard internazionali, però, non dobbiamo pensare che ci sarà un abbandono di carte di credito e app e un ritorno all’uso del contante. Nel 2016 infatti la Banca d’Italia non ha registrato un aumento della domanda di tagli alti, come i 100 e i 200 euro (i 500 euro non si stamperà più dal 2018).

Più carte di credito

Del resto i detentori di carta di credito sono continuati a crescere negli anni, come si vede nel seguente grafico, nella curva rossa. Le famiglie in cui ve ne è una erano nel 2014 quasi l’80%. Il 35% nel 1993. E la spesa media mensile in contanti per famiglia è invece diminuita dopo il 2006 (curva verde) fino a poco più di 800 euro nel 2014 dai circa 950 euro del 2006.
Certo, dobbiamo dirlo, non c’entrano solo le carte di credito e l’abbandono dell’uso del contante, che nel 2014 aveva avuto una piccola ripresa dopo anni di calo a livello di percentuale di spesa effettuata con questo mezzo (curva blu), ma anche probabilmente la riduzione delle dimensioni dei nuclei familiari.

uso del contante

Naturalmente rimangono le differenze tra le aree del Paese, che sono andate anzi ad allargarsi. La percentuale di spesa fatta in contanti nel 1993 era simile al Nord, al Centro e al Sud. Nel tempo è calata di fatto solo al Centro-Nord. Il recupero del 2014 poi ha interessato solo il Centro e il Sud, e ora la distanza del Nord dal resto del Paese è la maggiore mai esistita.

uso del contante

Per il futuro conterà la disponibilità dei Pos presso i punti vendita, ora obbligatori per legge. E anche i costi in termini di commissione che questi avranno per i negozianti. Tra 2015 e 2016 c’è stato un calo di questi del 20%, ma ancora evidentemente non basta.

I dati si riferiscono al 1993-2014

Fonte: Banca d’Italia

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