In Italia 1 milione di famiglie ha mutui a tasso variabile

Le famiglie indebitate in Italia sono 6,8 milioni. E a luglio nuovo aumento Bce

Su un totale di 25,7 milioni di famiglie italiane il 14%, circa 3,5 milioni, hanno un mutuo per l’acquisto di beni immobili. Ma quanto valgono questi mutui sia a tasso variabile che a tasso fisso? A fine marzo 2023 il valore complessivo dei mutui erogati dalle banche per l’acquisto di case ammontava a 425,5 miliardi di euro, un valore in crescita del 13,4% rispetto alla fine del 2017. Ma da marzo 2023, cioè da quando la Bce ha annunciato di voler riportare sotto controllo l’inflazione nell’eurozona che si stava pericolosamente avvicinando al 10%, la richiesta dei mutui ha rallentato: troppo cari.

Cosa succede ai mutui a tasso variabile

E il fatto che i mutui siano diventati costosi (rispetto a quando il tasso nell’eurozona era allo 0%) vale soprattutto, ovviamente, per chi ne ha sottoscritto uno a tasso variabile negli anni scorsi mentre il rallentamento che si è registrato da marzo 2023 è dovuto al fatto che tutti, sia variabili che fissi, hanno subìto un incremento di costo.

Secondo dati forniti da Banca d’Italia, circa un milione di famiglie hanno un mutuo a tasso variabile: il 28,6% del totale delle famiglie con un mutuo per l’acquisto di beni immobili. Il restante 71,4% delle famiglie ha, invece, un mutuo a tasso fisso. In numeri assoluti significa che sui 425,5 miliardi di euro erogati dalle banche, 303,8 miliardi sono a tasso fisso e 121,8 miliardi a tasso variabile.

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Quante sono le famiglie italiane indebitate

Ma delle 25,7 milioni di famiglie italiane quelle che sono in balìa dell’aumento dei tassi sono molte più di quelle che hanno richiesto un mutuo per l’acquisto di una casa. Molte, infatti, sono indebitate anche per l’acquisto di beni e servizi che sono così costosi da aver bisogno di un prestito. Quindi, a soffrire dell’andamento dei tassi è il 26,44% delle famiglie italiane, cioè 6,8 milioni.

Ma a che livello sono arrivati i tassi per chi è indebitato? Secondo la Banca d’Italia a gennaio 2022 il tasso di interesse medio sui mutui a tasso fisso era dell’1,05%, con una rata mensile media di 477 euro. Un anno dopo, a gennaio 2023, il tasso di interesse medio è aumentato al 3,26%, con un’impennata della rata mensile di 137 euro in più. A luglio 2023 sono arrivati per molti istituti al 4%

Passiamo ai mutui a tasso variabile, la cui oscillazione dipende dall’Euribor, il tasso interbancario di riferimento. A giugno 2022 i tassi di interesse erano stabili e la rata mensile è aumentata di soli 13 euro rispetto a gennaio 2022. A partire da ottobre 2022 la situazione è cambiata drasticamente, con un’impennata della rata mensile di 100 euro rispetto a gennaio 2022. A dicembre 2022 un ulteriore aumento al 3,07% ha portato il valore della rata mensile media a 602 euro, in aumento di 146 euro rispetto a gennaio 2022. A gennaio 2023 la rata media sale al valore di 619 euro, 163 euro in più rispetto all’anno precedente, con un tasso del 3,33%.

Non consolano le previsioni per il futuro: la Bce ha già annunciato che aumenterà i tassi in luglio, come ha fatto a maggio e a giugno e le previsioni parlano di un tasso del 4,25%, con una crescita della rata media dei muti a tasso variabile fino a 718 euro, +262 euro al mese rispetto a gennaio 2022.

Le età dei mutuatari: più della metà è under 36

I giovani si rivelano una parte fondamentale nel mercato immobiliare italiano. Tra gennaio a luglio 2022 circa il 53% delle richieste di mutuo sono state presentate da giovani under 36, una sorprendente crescita rispetto al 35% dell’anno precedente. L’aumento dei giovani acquirenti di case è legata all’erogazione di mutui al 100% e all’istituzione del Fondo Garanzia Prima Casa, un fondo statale che fornisce la garanzia pubblica per l’acquisto della prima casa.

Nel corso del 2022 l’età media dei richiedenti è scesa a poco meno di 38 anni, contro i 43 anni registrati nel 2021. Il calo dell’età media dei richiedenti fa sì che fatto 100 le richieste di prestiti online, il 78% hanno riguardato mutui immobiliari.

I dati si riferiscono al: 2022-2023

Fonte: Fabi, Facile.it

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