Il primo giorno di lavoro dei giovani arriva a 24 anni

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Si inizia troppo tardi: i ragazzi inglesi a 19 anni hanno già un impiego

A quanti anni si inizia a lavorare? In Italia molto tardi rispetto agli altri Paesi europei. Un dato che emerge dalle ultime rilevazioni di Eurostat e che si potrebbe spiegare anche con il sempre più alto numero di Neet. I giovani che non sono né occupati né in un percorso di formazione nel 2020 in Italia hanno raggiunto la soglia del 23,3% sul totale dei ragazzi della stessa età. Un numero preoccupante perché in crescita soprattutto al Nord (+2,3%). Inoltre, secondo i dati della scorsa primavera, fra le ragazze la percentuale delle Neet sale al 25,4%.

I giovani e il lavoro in Italia

Il tasso di disoccupazione nell’area euro è calato al 7,3% dal 7,4% delle scorse rilevazioni. Secondo i dati appena usciti di Eurostat, però, l’Italia registra un aumento al 9,4% dal 9,2% di settembre. Siamo gli unici in Europa in cui il tasso di disoccupazione cresce rispetto a settembre. In numeri assoluti, a livello europeo stiamo parlando di 14,3 milioni di uomini e donne disoccupati, di cui 12 milioni nell’area dell’euro.

Analizzando le fasce anagrafiche, però, si scopre che 2,9 milioni di giovani, ovvero sotto i 25 anni, risultano disoccupati. Pari al 16,1% nell’area euro. Anche su questo fronte l’Italia è maglia nera classificandosi terzultima a livello di occupazione giovanile. Secondo l’Istat, nella fascia tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è del 28,2%, il 2,7% in meno sull’anno.

Ecco quando i giovani iniziano un lavoro

Ma in una situazione così precaria per i giovani, a quanti anni si inizia a lavorare? Naturalmente dipende dalle professionalità del singolo, ma una cosa è vera: i ragazzi italiani entrano nel mercato del lavoro troppo tardi. Anzi: considerando un gruppo selezionato di grandi Paesi del mondo, gli italiani sono quelli che mediamente entrano nel mondo del lavoro più tardi di tutti e questo vale sia per gli uomini che per le donne.

A che età i giovani inglesi iniziano a lavorare

Gli inglesi sono quelli che iniziano a lavorare prima di tutti: gli uomini a 19,7 anni e le donne a 21,2. E gli italiani? Ecco quando si inizia a lavorare in Italia: 24 anni gli uomini e a 26,2 le donne cioè, rispettivamente, 4,3 anni in ritardo per gli uomini e ben 5 anni dopo per le donne. L’ingresso in azienda avviene a 21,6 anni per i francesi e a 23,4 per le francesi e anche i greci iniziano prima di noi: 22,6 anni mentre le greche a 24.

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Quando si può iniziare a lavorare in Italia

In realtà vincoli particolari di tipo legislativo non esistono. La Costituzione italiana afferma che non si può svolgere un lavoro salariato se non si sono compiuti almeno i 15 anni di età. E questo vale da sempre. O, meglio, valeva fino al 2007 quando nella Finanziaria si è stabilito che per avere una busta paga occorre avere frequentato almeno 10 anni di scuola. Questo significa che se la prima elementare la si frequenta a 6 anni, l’età dell’inizio del lavoro è a 16 anni.

Si può lavorare anche a 14 anni

Questa è la regola generale alla quale, come sempre, ci sono delle deroghe. Si può iniziare a lavorare a 14 anni a patto che si sia impiegati in certi settori economici come, per esempio, l’agricoltura e i servizi familiari sempre che il lavoro non danneggi la salute del minore e che non gli impedisca di assolvere all’obbligo scolastico. In ogni caso i 14 enni non possono lavorare durante i giorni festivi e di notte.

I dati si riferiscono al: dicembre 2021

Fonte: Ocse

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