L’industria lattiera ha aumentato l’export del 19,2%

Toccati i 4,4 miliardi. La classifica delle maggiori aziende italiane: Granarolo prima

Le aziende lattiero casearie in Italia lo scorso anno hanno aumentato le esportazioni dei nostri formaggi, fiore all’occhiello del Made in Italy, sia in valore che in volume. Secondo i dati pubblicati da Assolatte sono passate dai 3 miliardi e 695 milioni del 2021 ai 4 miliardi e 404 milioni del 2022, per un incremento del 19,2%. Naturalmente non si tratta solo dell’effetto dell’incremento dei costi e quindi dei prezzi finali, che pure vi sono stati, ma di un maggiore interesse per i nostri prodotti di eccellenza. Non a caso l’export è salito anche in volume, dalle 535.533 tonnellate del 2021 alle 568.761 del 2022, +6,2%.

Aziende lattiero casearie Italia: Grana, Parmigiano e mozzarella

A fare la parte del leone, almeno in valore, sono stati Grana Padano e Parmigiano Reggiano con vendite all’estero per un miliardo e 264 milioni, mentre in termini quantitativi è stata la mozzarella a prevalere, con 137.159 tonnellate che hanno preso la via degli altri mercati. Proprio la mozzarella, assieme alla burrata, alla ricotta, alla crescenza e agli altri formaggi freschi e molli, ha visto l’aumento delle esportazioni più ampio, oltre il 30% in valore.

Sono questi i numeri di uno dei più importanti segmenti di un settore, quello lattiero caseario italiano, tra i più importanti in Europa. Ma quali sono le aziende più significative di questo mondo?

Granarolo guida il settore lattiero caseario con 927,8 milioni di fatturato

Il primo dato rilevante è che le prime 14 imprese produttrici di latte e derivati sono lombarde o emiliane. È nel territorio della Pianura Padana centrale che si concentra la grande maggioranza della produzione. Come si vede dalla nostra infografica, prima è la bolognese Granarolo, nata nel 1957 come Consorzio Bolognese Produttori Latte, che nel tempo, prima di trasformarsi in S.p.a, ha attirato molte cooperative del territorio emiliano-romagnolo e non solo. Nei decenni si è ingrandita anche attraverso molte acquisizioni, sia in Italia, come quella della Centrale del latte di Milano e del marchio Yomo, che in altri Paesi, con l’assorbimento di imprese produttive e distributrici soprattutto in Francia, negli Stati Uniti, nel Regno Unito.

Oggi ha 14 stabilimenti in Italia e 9 all’estero e i suoi 2.592 dipendenti lavorano 840 milioni di tonnellate di latte all’anno. I vari marchi del gruppo, da Granarolo a Yomo ad Accadi, da Pettinicchio a Pinzani, che offrono ai consumatori latte fresco, yogurt, ricotta, pecorino, ecc, hanno portato nel 2021 927,8 milioni di ricavi in Italia, un miliardo e 281 milioni nel mondo. Gli utili, invece, sono stati di 17 milioni e 333 milioni.

Galbani e Parmalat sul podio dopo Granarolo

Seconda nella classifica dell’industria lattiera è Galbani, un’azienda nata in Italia, ma che dal 2006 appartiene al maggiore gruppo mondiale del settore, il francese Lactalis. La produzione, però, è rimasta nel nostro Paese, nello specifico negli stabilimenti lombardi di Casale Cremasco (CR), Corteolona (PV), Certosa (PV) e Introbio (LC). I formaggi e gli yogurt per la grande distribuzione di questo noto marchio hanno generato nel 2021 922,1 milioni di ricavi in Italia, per un utile di ben 89,4 milioni di euro.

Anche la terza azienda più importante del settore, Parmalat, probabilmente la più conosciuta dai consumatori, è ora parte del gruppo Lactalis. Oggi è presente in 24 Paesi con più di 90 stabilimenti e 27mila dipendenti. In Italia i siti produttivi sono 10 e qui lavorano in 1.900. Latte, panna, yogurt, besciamella, ecc hanno portato a un fatturato di 898,9 milioni di euro per quanto riguarda il mercato italiano. A livello internazionale, tuttavia, la presenza radicata dell’azienda ha reso possibili ricavi di ben 7,95 miliardi di euro. Sono numeri che mostrano come Parmalat oggi rappresenti un elemento fondamentale della galassia Lactalis.

aziende lattiero casearie italia

In Zanetti e Colla Parmigiano e Grana protagonisti

Completamente italiane sono invece Zanetti S.p.a. e Colla S.p.a, rispettivamente di Cadeo (PC) e Lallio (BG). La prima ha realizzato nel 2021 un fatturato di 550,1 milioni, grazie ai 9 stabilimenti sparsi tra le province di Trento, Reggio Emilia, Bergamo, Mantova, Parma, in cui si trasformano ogni giorno 5.600 ettolitri di latte per produrre 15 tipologie di formaggi. Protagonisti sono il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, venduto sfusi, grattugiati, in scaglie, ma anche gli altri formaggi della tradizione italiana. Zanetti produce, infatti, anche D.O.P come Asiago, Bra, Bitto, Fontina, Montasio, e diversi altri, nonché gorgonzola, mozzarella, pecorini, che esporta in 103 Paesi nel mondo.

Colla S.p.a, come Zanetti, è nata e continua a essere un’azienda familiare, con le nuove generazioni che hanno ereditato la responsabilità di guidare un’impresa che oggi ha 9 stabilimenti, tutti in Emilia. Non a caso Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono ancora più al centro del business lattiero caseario, che include marchi D.O.P e selezioni pregiate, come quelle a lunga stagionatura (30 mesi). Nel 2021 i ricavi sono stati di 423,2 milioni.

Le aziende lattiero casearie in Italia sono lombarde ed emiliane

Anche le altre aziende del settore nella Top 10 del fatturato realizzato in Italia sono tutte in un’area piuttosto ristretta del Paese, la Lombardia, o meglio la bassa e media pianura lombarda. È il caso di Sterilgarda, 374 milioni di fatturato nel 2021, con sede a Castiglione delle Stiviere (MN), che produce soprattutto latte, panna, besciamella, yogurt, budini. Poco meno, 322,2 milioni, sono i ricavi italiani di Ambrosi S.p.a, di Castenedolo (BS), un gruppo presente con controllate anche nel Regno Unito, in Francia e in Usa. A differenza di Sterilgarda è specializzato nei formaggi, specie a pasta dura, come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, che vengono prodotti nei 4 stabilimenti italiani, in cui lavorano 300 dipendenti.

La filiale italiana di Danone ha ricavi per 246 milioni

Dell’elenco fa parte anche anche Danone S.p.a, branch italiana della multinazionale francese, terza al mondo del settore lattiero caseario dopo Lactalis e Nestlè. Nel nostro Paese il fatturato relativo alla produzione è di 246 milioni di euro.

Nona e decima tra le più importanti imprese di questo ambito sono infine Nuova Castelli S.p.a. e Padania Alimenti S.r.l., di Milano e Casalmaggiore (CR). La prima ha in realtà un profilo nazionale, con ben 13 stabilimenti, alcuni dei quali anche in Calabria e in Campania, dove si produce anche la mozzarella, che fa parte dei prodotti dell’azienda assieme al Parmigiano Reggiano, al Grana Padano, al taleggio, al pecorino e altro ancora. Ha anche tre sedi produttive all’estero, in Ungheria, Polonia e Stati Uniti, e il fatturato italiano è di 192,9 milioni. La seconda si concentra soprattutto sul latte e sui prodotti freschi come ricotta, mascarpone, stracchino, yogurt, panna e nel 2021 ha avuto ricavi per 167,2 milioni.

Firma: Gianni Balduzzi

Data: 14/04/2023

I dati si riferiscono al: 2021-2022

Fonte: Assolatte e bilanci aziendali

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