Nel 2018 172mila incidenti stradali, oltre 3mila i morti

In 30 anni sono aumentati gli scontri, ma le vittime sono la metà: nel 1986 sono state 7.076

Nel 2018 ci sono stati 172.344 incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, con 3.325 vittime e 242.621 feriti. I dati sono tutti in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente (-1,5% gli incidenti, -1,7% i feriti). I morti calano dell’1,6% dal 2017, nonostante sul bilancio influiscano le 43 vittime dell’incidente sul Ponte Morandi a Genova. Il costo sociale totale degli incidenti nel 2018 è di 17,1 miliardi di euro, circa l’1 per cento del Pil.

Principali cause degli incidenti stradali

Gli incidenti avvengono soprattutto per comportamenti errati: distrazione, mancato rispetto della precedenza e velocità troppo elevata costituiscono nel complesso il 40,8% dei casi. Le violazioni al Codice della Strada sono in diminuzione rispetto al 2017, anche per il calo delle pattuglie impiegate (-3,3% tra quelle della Polizia stradale dall’anno precedente). L’uso impoprio del cellulare è tra le infrazioni più frequenti ma diminuisce del 6%, grazie anche al diffondersi del Bluetooth in tutte le nuove auto.

Rispetto al 2017, crescono le vittime tra i pedoni (609, +1,5%) e soprattutto i ciclomotoristi (108, +17,4%) e gli occupanti di autocarri (188, +15,3%), mentre calano motociclisti (685, -6,8%), ciclisti (219, -13,8%) e automobilisti (1.420, -3,0%).

Incidenti stradali, 7mila morti nel 1986

Il grafico in apertura allarga lo sguardo al di là dell’ultimo biennio. Le colonne in rosso mostrano il numero degli incidenti in Italia avvenuti dal 1986 al 2018; la linea viola si muove in base alla scala di destra e indica anno dopo anno il numero delle vittime. Come si può notare, rispetto al 1986 la situazione sulle strade italiane è migliorata dal punto di vista delle vittime. Trentadue anni fa, furono oltre 155mila gli incidenti ma ben 7.076 i morti sulle strade, più del doppio rispetto al 2018.

Il record per numero di incidenti stradali in Italia, sempre nel periodo compreso tra il 1986 e il 2018, “appartiene” al 2002 quando si sono contati 265.402 scontri con lesioni alle persone. Ma quell’anno – sebbene con molti morti: 6.980 – non rappresentò il nuovo primato per persone scomparse a seguito dell’incidente. Imbattibile, si spera per sempre, il 1991 quando i morti furono 7.498. 

Il 1993 l’anno con meno incidenti stradali

L’ultimo anno con oltre settemila morti sulle strade è stato il 2001, da lì in poi c’è stato un costante calo. Piccole eccezioni nel 2015 con un leggero aumento sull’anno precedente e nel 2017 con il +2,9% sul 2016.

Proprio il 2016 è stato invece l’anno migliore dell’ultimo trentennio: 3.283 vittime. L’anno con il più basso numero di incidenti, invece, è stato nel secolo scorso; nel 1993 ci furono 153.393 incidenti stradali, mai così pochi. Ma nonostante questo, in quei dodici mesi morirono 6.645 persone.

Il grafico mostra la cesura avvenuta con l’inizio del nuovo secolo. Dopo i picchi dei primi anni Duemila, infatti, si è incominciato a provare a risolvere il problema. Oltre agli accorgimenti tecnici, con l’aumento di Autovelox e Tutor sulle strade, sicuramente una svolta decisiva è arrivata nel 2003 quando è stata introdotta in Italia la patente a punti.

I dati si riferiscono al 1986-2018

Fonte: Istat

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